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Storie

Filastrocca dei zolfanelli

Filastrocca dei zolfanelli

Storie, Vari
Di sala in sala PaolinettaGira e rigira , sola soletta.Di casa uscendo la sua mamminaDisse: "Ricordati di star buonina!".Ma se non teme d'esser sgridataGrida, fa il chiasso quella sventata.Ecco essa vede sul tavolinoDei zolfanelli lo scatolino. "Oh, che grazioso bel giocherello! Io voglio accender lo zolfanello.La mamma accenderlo veduto ho spesso,Io vo ripeter quel gioco istesso!".E Minz e Maunz, i due gattiniAlzano al cielo i lor zampini.Gridano: "Il babbo questo non vuolePiù non rammenti le sue parole?Miao, miao, miao,Suvvia finiscila con questo giocoChe c'è pericolo di prender fuoco!".Ai due gattini Paolinetta Intenta al gioco non può dar retta.Ecco la fiamma s'accende e brilla,crepita il legno, scoppia, scintilla.Tutta contenta la pazzerellaAgita il foco, ride, saltell...

Filastrocca dei giorni

Diario, Storie, Tips & Tricks
Trenta giorni ha novembrecon april, giugno e settembredi ventotto ce n'è unotutti gli altri ne han trentuno. In realtà questa filastrocca per me ha una importanza molto particolare. Ho dei bellissimi ricordi legati a queste poche frasi, che alla soglia dei 50 anni fatico ancora a ricordare, che mi riconducono alla figura di mio nonno paterno. Tante e tante volte ha provato a insegnarmela, a imprimerla nella mia testa ma niente da fare... La riporto in queste pagine nella speranza che mi accompagnino come ricordo nel tempo e perchè chi la conosce bene ne abbia un gradevole messaggio mentre per chi è nuova, possa essere una bella cosa da sapere. Altro trucco utile per ricordarsi di questa flastrocca sta in questa immagine che posto. Si possono contare i vari mesi sulle noc...

Ritorno alle origini

Diario, Storie
E' come farsi volutamente del male... ogni volta che ci torno è sempre così... si riapre una ferita in verità mai chiusa... Ricordo ancora le facce tristi che non avevano bisogno di parole per dire ciò che era comprensibile quanto assurdo e totalmente ingiusto... Mi bastava osservare il tuo sguardo e la secchezza delle tue labbra che sposavano quella delle palpebre che avrebbero voluto rompere quella diga che da allora contiene tutto quel dolore e quella naturale rabbia che ci sta e che è comprensibile e condivisibile in cuor mio... No! non avrebbero mai dovuto proferire quelle parole amare, cattive, senza senso e senza alcuna ragion di esistere... eppure... eppure sono state dette ed io le ho sentite, nella loro stupidità, nella loro totale freddezza e cattiveria... Ne ...

Una del gruppo

Diario, Storie
Silvana vide la luce per la prima volta il 20 gennaio di 27 anni fa, nella città di Roma. La sua famiglia si trasferì quando aveva ancora 5 anni a Milano. Il padre, Filippo, decise di “cambiar aria” per andare alla ricerca di un’occupazione che potesse fruttare un po' più di denaro, di un impiego che potesse dargli un po' più di tempo da trascorrere con la sua famiglia. Ora Silvana vive in un mini-appartamento ammobiliato, una vera e propria occasione, proprio come quando 3 anni fa disse nel bel mezzo di una cena, una delle tante, che voleva andarsene a vivere da sola. Quella sera per Filippo, la moglie Angela ed il fratello più piccolo Andrea, sarà difficile da dimenticare. Silvana, fino ad allora , ragazza mite, una “con la testa sulle spalle”, affrontò l’intera famiglia, al...

Storia (vera) di una partigiana

Diario, Storie, Vita
Mi permetto di riportare (in versione originale, con tutti gli errori che ne comportano) il testo di un fortunato incontro... All'epoca ero militare e nel rientro verso casa ebbi la fortuna di imbattermi in una signora loquace e di una certa età che proferì parole che sono rimaste impresse nella testa, nella carta e in un nastro audio che (all'epoca) pensai di trascrivere subito con alcune note a corredo per dare spiegazione di quanto ebbi la fortuna di vivere... Oggi giorno in cui ricorre la memoria, invito tutti a leggere queste righe perchè si troveranno cose che i libri di storia non riportano e posso garantirvi vere in quanto chi le ha vissute sulla propria pelle le ha raccontate con la sua provata ma viva voce.... Nel rispetto del ricordo e nella speranza che siano di moni...

Pensieri di neonati

Diario, Storie
Devo dire la verità... Qui sento si inizia a stare un po' stretti... Per carità si sta al caldo, cullati, nel morbido ma faccio realmente fatica a muovermi... Forse e il caso che inizi a farmi sentire, a scalciare un pochino.... Ma poi cos'è tutto questo trambusto ora! Prima sdraiati, poi seduti, poi sdraiati, poi più aria o meno aria... Che sta succedendo qui??? Mi arrivano anche cose strane dal cordoncino... È un misto fra paura, dolore, felicità, intontimento e non so cos'altro bene cosa.... Se poi provo a girarmi vedo una luce in fondo a questo strano tunnel... Una lucina piccola a due la verità che poi si allarga però la vedo...  A dirla tutta sento una strana spinta come se mi volessero buttare fuori di qua (ma poi dico io perché? Che cosa avrei poi fatto di male pe...

Quando il mio turno?

Storie, Vita
Era più forte di lui. Erminio, prima di andare a sedersi nella "sua" panchina del centro doveva passare di là per leggere le epigrafi e volta per volta, con le sue mani conserte dietro la schiena, in silenzio amareggiarsi per la dipartita di un giovine, oppure per commentare con le persone presenti della sua età o poco più, quanto fossero buone e brave le persone di cui leggeva il nome o confrontarsi quale fosse la causa della dipartita; se un brutto male o un colpo al cuore. Tutte le volte finiva con il commentare "io spero che quando tocca a me sia per uno sciupun al cuore. Così non rischio di rompere le balle a nessuno!" Poi con le mani nelle saccocce se ne andava prima a prendersi un gelato, da gustarsi sulla sua panchina al Sole, e infine al ritorno a casa dal panettiere pe...

Pensiero.

Diario, Storie
Non c'è che dire o fare; sovente ci si ferma a pensareSon tanti piccoli esseri viventi; conosciuti e assai frequentiCi animano e amano, a volte dandoci una manoSon ricordi sbiaditi, sogni scarnitiAlcuni in anfranti distanti, e in cassetti vagantiLe chiaman riflessioni,ce nè per tuttiBravi e buoni, strani e mattacchioniNon c'è che dire, di termini ve nè a non finireEppure senza disquisire, ciò che può apparireSpesso è ciò che non può avvenire.Rimane dunque l'amaro di chi poco dopo vede chiaroMa c'è pure chi con ambizione cerca con attenzioneDi materializzare tutto ciò che può fareE la soddisfazione ricompare come per incantoLasciando distante il male e il piantoMa stacci attento; il pensiero è come il ventoNon c'è che dire o fare perchè prima o poi torna a far pensare...

Ciao! Io ero Pietro

Diario, Storie, Vita
…è tardi e qui, in questa stanza in cui sono, mi sento solo. Dopo tutto il via vai di oggi sono un pò stanco… E' stata una giornata pesante oggi.. E' iniziata prestissimo e onestamente non sono in piena forma… perdonatemi… Io ero Pietro, quello che quando ti vedeva ti mandava i bacini con la mano con dei sorrisi grandi grandi che risaltavano i miei bei occhi chiari… Io ero Pietro, quello che amava giocare con la terra, la sabbia nel giardinetto si casa e che appena vedeva una persona nuova si nascondeva dietro le gambe di mamma e papà…. Io ero Pietro, quel bimbetto di appena un anno e otto mesi, che appena incontravo il cane bianco e nero che festoso mi veniva incontro subito avevo un po' di paura ma poi volevo tanto giocarci insieme perché era divertente…. Io ero Pietr...