Dunque… Sulla storia del “francese” riconosciuto o sanato…(scusate se dico la mia…)
Posso dire (essendo un fresco maturando) che proprio sul francese e sulla valutazione dello stesso ho visto/subito situazioni davvero quantomeno discutibili…. Persone che durante tutto il percorso scolastico hanno dei voti più che onorevoli non conseguire il riconoscimento e persone che invece hanno sempre avuto voti discutibili uscirne indenni e con la certificazione (magari dopo aver fatto la prova scritta ottenendo voti bassi bassi ma poi all’orale parlando un patois con i fiocchi e così ottenendo l’ambito riconoscimento…)
Alla fine (mi scusino i puristi…) poco importa… Non e’ quel pezzetto di carta che rende più o meno brava una persona…
In Valle d’Aosta si danno tanta importanza a cose insignificanti o di reale poco valore (per i più…) mentre per le reali neccessità si è discriminati e/o miopi per non dire ciechi….
Conta più il “colore” o tessera politica a cui si appartiene che altro…
Che tristezza profonda… non che questo non sia un problema di giustizia per tutti coloro che si fanno un mazzo tanto studiando e applicandosi e poi vedendosi non riconosciuto un merito o quantomeno un impegno… ma i reali problemi della vita non sono solo quelli…
In Valle viene pagato chi sa il francese… (e ci sono persone, fra cui anche passati e attuali persone altolocate che di francese sanno due parole in croce [e mi scusi la croce…])
Se il francese non fosse riconosciuto e pagato questo problema non ci sarebbe…
La domanda reale è: “nella vita di tutti i giorni ci serve davvero sapere il francese? Quanti di noi realmente lo usano quotidianamente? Quanti ne fanno un uso corretto e fluente e non solo di apparenza o di giustificazione???” (che poi quando un francese ci chiede delle informazioni magari facciamo finta di non sapere o di non essere del posto pur di non sprecarci di dare un aiuto…. e non solo per questioni mondiali, per testate o per simpatia…più per ignoranza…)
Ma ancor più… la successiva domanda da porsi è: “sono realmente cosciente che il mio livello di farancese è riconosciuto per quello che vale?”
Avete mai provato a chiamare un ufficio regionale e parlato francese per sentire l’interlocutore/trice rispondervi in francese fluente e corretto?
Il francese dovrebbe essere un piacere e non una imposizione riconosciuta dal denaro che, specie in un periodo di crisi quale viviamo, aiuta a superare momenti tanto tristi quanto ciecamente (per le persone al potere) profondi…. E così ci si appiglia a ciò che c’è… Anche il francese cuba uno stipendio e aiuta a superare la fine mese (e non aiuta a migliorare il nostro essere perchè si conosce una fra le lingue più parlate al mondo e che può dare sbocchi…)
Ma siate/siamo onesti… A parte le persone anziane (e le più convinte…) Quante sono le persone che per strada sentite parlare correttamente il francese? Ditemi quante? (e che non siano di altre etnie quidni di madre natura di lingua francese…) … siate obiettivi e sinceri… ben poche…
E che tenerezza fanno quei ragazzini che dalle elementari imparano (o provano a imparare e appassionarsi a..) una lingua che poi con il tempo vedranno scemare perchè realmente poco utilizzata nella quotidianità (per la maggior parte quantomeno…)
Viviamo dei tempi moderni e dovremmo convertirci all’inglese e non che questo soppianti il francese ma lo affianchi in quanto lingua realmente universale e decisamente più utile nel quotidiano e invece?? invece ci si accanisce all’imposizione di una lingua che si per storia e per confine dovrebbe aiutarci ed essere tutelata ma non dovrebbe predominare così tanto quanto invece “certi” poteri impongono quasi ciecamente in una sorta di difesa di “io” culturale che è (oggi di questi tempi) difficilmente difendibile e perorabile… E’ come se dicessi (come sicuramente molti credono e indubbiamente per alcuni è giustificabile [seppur non per tutti..] che il latino è una lingua importante… Si vero ma quanti parlano fluentemente e correttamente e quotidianamente il latino???)
A suo tempo anche la Chiesa fece delle scelte coraggiose…
Noi in Valle perdiamo tanti “privilegi” tante situazioni, tanti soldi… ma guai a toccare il francese! Valore talmente profondo che anche alcuni massimi esponenti sarebbero realmente in difficoltà a formulare delle frasi con senso senza incappare in impacci e imprevedibili errori di forma e grammaticali…
Per una volta tanto… cerchiamo di essere sereni e realistici…
Ogniuno di noi si faccia un bell’esame (che ben è diverso da quello imposto della maturità… ma riguarda la coscienza di ogni singolo/a…)… e se si è coerenti si sia giudici di noi stessi…
Chiediamoci quanto sia per noi importante il conoscere a menadito il francese, quanto sia importante nella nostra vita e quanto ne sappiamo sfoggiare….
Io ammetto di saperne poco (quindi non recrimino il mancato riconoscimento, anzi…), mi fermo a un livello scolastico che ho per altro acquisito dalla quinta elementare in sù…
E voi, a parte l’importanza di vederlo riconosciuto e di vederla nel computo della cubatura della busta paga (che indubbiamente è importante non lo metto in dubbio) quanto spendete per far si che il vostro francese abbia uno spazio importante nella vostra/nostra vita?
Non ne abbiano a male fondazioni, storici, professori/esse, e anche le istituzioni che in tal fronte spendono la loro vita alla difesa, alla conoscenza, alla diffusione di questa lingua nel nostro territorio… io , nella mia ignoranza posso anche arrivare a comprendere il vostro reale “amore” per questa seppur importante lingua… ma gli altri??
Sono gli altri la maggioranza?… e loro che ne pensano??
Non vuole essere una polemica e strumentale critica, una filippica su cui sparare a zero a una richiesta di ragionevole e doverosa riflessione…
Siamo onesti per cortesia… Vi sono persone che nemmeno sanno parlare bene e in maniera fluente l’italiano e diamo una importanza così vitale al francese???
Forse una seria discussione e un sincero esame di coscienza di ogniuno di noi sarebbe quantomeno indicato…
Ah! Dimenticavo… bonne journée et bonne chance et bonne vie heureuse à tout le monde …
P.S. scusate gli errori e di italiano e di francese in quanto ho scritto queste mie (per molti) sconclusionate riflessioni di getto nella mia ignoranza… Sono riflessioni, e se urtano qualche persona me ne scuso…