Io me la ricordo la radio di notte…
Per me erano le note di Rai Stereonotte che caratterizzavano le notti in bianco ad ascoltare i vari appuntamenti e le novità musicali.
Informazione e appuntamenti incredibilmente interessanti che tenevano compagnia in una radio non urlata, educata e senza avere la necessità di usare parolacce o termini forti per farsi ascoltare, amare e apprezzare…
Una conduzione sapiente, professionale, completa e decisamente avvolgente, specie per chi di notte, lavorando o viaggiando, testimoniava la propria vita intervenendo (perchè ascoltate bene gente! Le persone intervenivano in radio senza alcuna vergogna o problema!)….
E proprio in questi giorni, 30 anni fa, nasceva sulla modulazione di frequenza Rai un programma musicale notturno, Rai Stereonotte. Per l’epoca una novità , abbastanza succosa: musica di qualità, libera da playlist, “per chi vive e lavora di notte”. Con tanti conduttori diversi ed esperti, che si sono alternati negli anni. Le trasmissioni venivano realizzate da uno studio di via Asiago (sede storica della radio, a Roma).
Stereonotte diventò per molti un ascolto notturno di riferimento, un programma molto seguito, in una fascia oraria praticamente vergine.
Il concetto, senza essere un format radiofonico, è valido ancora oggi: ascolto guidato di buona musica, poco o nulla appiattito sui gusti dominanti, soprattutto alternativo alle playlist molto simili fra loro che inondano le radio durante il giorno.
Stereonotte aveva e ancora ha una sigla: “Viaggiando”, composta ed eseguita da Roberto Colombo.
Per me è una delle sigle più belle, longeve, resistenti di tutta la radiofonia italiana.
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