Erano bei tempi, quelli in cui potevi degli arti spensierato e cantare canzoni a squarciagola al mondo intero.. Bei tempi quelli in cui le tue uniche letture,oltre ai libri di scuola, si potevano concentrate settimanalmente su Topolino…Proprio bei tempi quelli in cui per giocare potevi usare il trenino o andare a fare il fieno con papà in bicicletta e lui con il carretto in traino… Bei tempi quelli in cui sorridere era facile, costava realmente poco ed era segno di spensieratezza totale… Tempi in cui l’essere social era frequentare l’oratorio e le chat, che ancora non esistevano, erano le chiacchierate nel cortile dopo essersi stremati in giochi campestri (altro che console, smartphone, occhi ed altro…) Tempi in cui ci si scalda con la stufa a legna e si mettevano le bucce delle arance sui cerchi roventi, gli stessi che poco prima avevano cucinato le castagne o che avevano permesso di avere l’acqua calda nel bollitore poso a fianco e che veniva usata per cucinare come per la borsa dell’acqua calda… Quei tempi in cui la casa odorava di aceto e di verdure che venivano bollite e cotte per fare la giardiniera…messa nei vasetti di notte davanti alla televisione in bianco e nero che mostrava programmi surreali… Erano quei tempi in cui ti sentivi dire dopo pranzo “fatti un pisolino ora che puoi che ti fa bene, perché quando sarai grande rimpiangerai di non poterne da fare…” …

….erano proprio quei tempi li… Mi mancano… Mi manca quel fanciullo… Mi manca quella spensieratezza… Fa parte di un passato che indietro non tornerà mai più….

Buona vita bella gente e buona giornata….


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3 pensiero su “Bei tempi…”
  1. Si, bei tempi, la semplicità delle cose…adesso neanche le bucce d’arancio sul calore della piastra profumano più la casa…
    Ma anche la ciabattina che indossa quel fanciullo è nostalgia…

  2. Caro Marco,

    sono contento che tu abbia splendidi ricordi della tua fanciullezza, ma non rimpiangere quel periodo. Oggi, da adulto, la vita è sicuramente più complicata e da affrontare anche a muso duro, ma permettimi di farti notare delle cose. Tu pubblichi un botto di fotografie, quasi tutte sono legate a “cose belle”. Le cogli così perchè sai distinguere le “cose brutte”, lo fai con spontanea semplicità. Uno dei compiti dell’adulto – quello che se ne accorge – è di dare l’esempio, e credo che tu possa essere positivamente contagioso se torni ad essere il Marco solare -magari iperattivo e con il presepe pronto a ferragosto – di qualche tempo fa.
    “Voglia di vivere saltami addosso” hai scritto poche ore fa, prova a scrivere “Voglia di non vivere, vattene via”, scatta il principio dei vasi comunicanti e torna l’ottimismo. Non esistono problemi irrisolvibili, lascia spazio anche solo ad una scintilla di “bello” e non sarà più buio.

    Forza Marco!

    1. Caro Roberto, scrivi poco qui ma quando lo fai, lo fai con peso! Grazie per le belle parole. Per me scrivere e terapeutico da un po di tempo e mi serve per cercare di esternare e di non tenere tutto dentro.. Se solo potessi scrivere tutto ciò che vorrei….diciamo che di cose da dire ne avrei e parecchie… Grazie per le tue parole comunque. In questo periodo le foto sono in monotinta il che ha un suo perché….

I commenti sono chiusi.

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