Esiste un metro per misurare limiti non ben definiti fra buongusto e il rispetto? Me lo chiedo leggendo alcuni titoli e gli strilloni” di alcuni giornali (cartacei e la loro forma telematica)… Mi domando se vi sia un’etica del rispetto per il dolore di famiglie e/o delle persone coinvolte in fatti più o meno di cronaca che vengono sbattuti (loro malgrado) in prima o successive pagine…
Pur comprendendo la necessità del fornire notizie, specie in una regione come la nostra che è restia a fornire le notizie che contano (spesso sapientemente censurate e o limitatamente in risalto a dispetto di disgrazie dei soliti poveracci…), mi chiedo se talvolta ci si sofferma sugli effetti che possono avere le parole scritte e rese a disposizione della massa (specie su giornali e/o social network in genere)…
Non è una pungolatura rivolta ai giornalisti che, è ben risaputo, sia per etica che per giuramento e per professionalità , non cedono, solitamente, a queste pratiche… Credo e spero che i professionisti dell’informazione non abbiano di certo bisogno che tutto ciò venga loro ricordato…anzi… E’ una riflessione fatta, quasi sottovoce, e rivolta a tutti/e…. Una riflessione volta per esempio a tutte quelle persone che, come stamattina, letti alcuni titoli (anche per le strade cittadine di Aosta), commentavano fra di loro a voce piena le ultime notizie dicendo “…ma si! E’ il figlio di… quello che ha…” oppure ” Te lo dicevo io che non era come ti aveva detto ieri…” e avanti così dicendo…
Mi sono sentito a disagio e colpito da una profonda rabbia perchè anzichè percepire il rispetto per il dolore, quel senso di amarezza che ti arriva sino alla gola sino a lasciare la lingua asciutta… Ho invece potuto assistere allo spiegarsi di lingue specie nel proferire parole e giudizi pur non essendo a conoscenza degli eventi (come spesso accade e succede…) e parlando (e sparlando..) del così detto sentito dire o del letto qui piuttosto che là …
Sono dell’idea che di certi eventi, specie quelli dolorosi, intimi (specie se colpiscono una famiglia e gli affetti più cari…) debbano si occupare, giustamente per altro, uno spazio doveroso nelle pagine delle cronache… ma che debbono anche lasciare spazio al rispetto del dolore e delle indagini senza che si trasformino cibo per perniciosi commenti o pettegolezzi di paese (o nel nostro caso di Valle…perchè si sà la Valle è piccola e la gente mormora…)…
Credo si debba lasciare spazio agli inquirenti di fare il loro lavoro, ai giornalisti di fare il loro con il doveroso rispetto per il dolore delle famiglie o delle persone coinvolte, invitandoli a pensare o a riflettere a cosa scriverebbero se fra le persone coinvolte ci fosse un loro caro… l’invito a trattare le questioni con la stessa delicatezza che utilizzerebbero se dovessero scrivere di un loro conoscente stretto/a o di un parente…
Ci tengo a precisare (e me ne scuso laddove fosse necessario…), non ho volutamente letto alcun articolo sulla triste vicenda di questi giorni… (nessuno/a si senta dunque direttamente o indirettamente interessato/a se non per una questione di coscienza propria…), proprio perchè non ho voluto dare “cibo” a quel desiderio di informazione che si sarebbe trasformato in “famelico bisogno di sapere…”
Mi hanno egualmente fatto male, le parole percepite oggi per la strada… quei commenti di chi, talvolta parla con leggerezza, senza sapere nulla del dolore altrui e ancor meno di come si sono svolti gli eventi o di dove realmente stia la verità …
Confermo l’idea che forse, talvolta, si debba dare maggiore spazio a sapienti silenzi, piuttosto che dare fiato e alimentare quel desiderio insano di voler sapere…che tanto poi termina nell’oblio del tran tran quotidiano…sino al prossimo evento o al prossimo caso di cui dover (non poter ma dover) parlare….
Non si tratta di imbavagliare l’informazione o le notizie o sputare facili critiche a un mestiere tanto difficile, quanto ingrato e poco, o forse non del tutto, pienamente appagante quanto invece l’invito ai lettori, di scegliere su cosa sia realmente importante concentrarsi e su cosa realmente valga la pena essere informati… (scelta anche qui non facile da liquidare in poche righe di un post sconclusionato come il presente…)
Nessuno si senta offeso/a o ferito dalle mie inutili parole…semmai riflettiamoci un pò sù…se magari lo ritenete opportuno…
Buona vita e buona lettura bella gente!