…rischia il carcere ( e ben meritato oltretutto!)
Un padrone irresponsabile e incosciente ha tenuto il proprio cane in un piccolo terrazzo senza acqua e senza cibo per dei giorni e nonostante i vicini (impiccioni che non sono altro vero?) sono intervenuti per suggerire al padrone un comportamento più corretto e nettamente diverso, nulla è servito a far ragionare il Padrone…

Così (sempre i vicini che non sanno farsi gli affari propri…) si sono rivolti alle forze dell’ordine perché queste constatassero lo stato di semi abbandono della povera bestiola… denunciando così il padrone per il suo comportamento irresponsabile…

Così ha deciso la corte nel giudicarlo:

La sentenza del tribunale di Trento (giudice Marco La Ganga) sta avendo una grande eco a livello nazionale. Secondo il tribunale, il comportamento del padrone del pastore tedesco, ha danneggiato la «sensibilità psico-fisica» del cane, lasciandolo senza cibo e in uno spazio angusto per giorni. La sentenza ha, infatti, stabilito che la nozione di abbandono «postula una condotta ad ampio raggio, che include anche la colpa intesa come indifferenza, trascuratezza, disinteresse o inerzia».

Questo lo annoto come piccolo promemoria per coloro che in vista di una promozione o altro si apprestano a regalare un cucciolo a figli o parenti, senza accertarsi che questi si ricordino che si tratta di un essere vivente con le sue esigenze e i suoi bisogni e che non si tratta di un soprammobile dove vi si accumula semplicemente della polvere sopra…

Lo ricordo perché proprio passato il primo periodo dell’infatuazione, poi ci si dimentica che si tratta di esseri viventi e li si abbandona o peggio ancora…..

Ah! Dimenticavo!!!

Personalmente io mi fido e voglio decisamente più bene a animali come cani che a “certe” persone…perchè il cane si comporta da tale e se gli dai affetto e attenzioni e cure ti ripaga in maniera incredibile con un Amore incondizionato, mentre quelle “certe” persone non sono lontanamente all’altezza di un cane….

…e dopo ciò; qua la zampa e buona vita a tutte/i! 🙂