scuolaculturaarte-grliberamente ispirata a recenti fatti di cronaca… non è vera ma in fondo potrebbe tranquillamente esserlo…

Tutto ciò che mi resta di lui sono una medaglia e articoli di giornale… Non mi ricordo bene di mio padre, eppure tutti mi parlano bene di lui… Il Presidente dell’Italia dell’epoca ci ha ricevuti nel suo palazzo… Ci sembravano tutti vicini e tutti sembravano conoscerci, anche se io personalmente non ricordi di averli mai visti… Non ricordo di aver mai visto nessuno di quei visi quando papà era disperato e cercava un lavoro per sbarcare il lunario o semplicemente cercare di garantire a mia madre e a me una onesta esistenza in questo Paese… Eppure dicono siano delle autorità. Le massime autorità…
Io non le conosco nè ricordo di aver mai visto i loro visi se non su qualche giornale o in qualche tv durante i telegiornali… E mi fa strano vederli qui accanto a noi… a stringere mani, a elargire abbracci e spendere belle parole sul mio babbo che nemmeno conoscevano ma mi dipingono come un vero e proprio eroe della patria..
Sembrerò egoista ma mi verrebbe da chiedere loro perchè non posso avere qui con me il mio papà in carne ed ossa per festeggiarlo come meriterebbe…  Perchè ci tocca commemorarlo e per quale motivo cerchino di colmare un vuoto per me impossibile da colmare, con una semplice medaglia… Provo a guardarla. Provo a cercare, fra le pieghe dell’opera consegnata nelle nostre mani, i lineamenti di quello che è stato e non sarà mai mio padre…ma nulla. Il vuoto resta e diventa sempre più freddo, come questa medaglia che stringo con tanta rabbia e con tanta amarezza… Potrò mai rivolgermi a lei, a questo pezzo di metallo, per parlare delle mie incertezze della vita, dei miei primi istinti amorosi, delle delusioni, delle paure…condividere i bei momenti come cercare conforto nei momenti di tristezza… Saprà mai lei fornirmi quell’affetto, quelle carezze, quelle parole, talvolta anche severe, che un padre distribuisce nel corso della sua esistenza?
Tengo stretta al cuore questa medaglia e mi rendo conto che resterà un semplice pezzo di metallo…freddo…commemorativo…un promemoria di una volontà estrema e di esempio di colui che con la propria vita ha desiderato, con estremo spirito indomito e di onestà, lasciarmi in eredità una lezione di vita che porterò, seppur amaramente, sempre con me avvolta nel mio dolore dentro il mio cuore….
E queste facce, che oggi si dimostrano così amiche, così vicine a noi che siamo rimaste sole, rivolgo, nel mio silenzioso ragionamento, una domanda che vorrei avere il coraggio di porre loro… Sarei proprio curiosa di vedere che modo falso e di circostanza userebbero per rispondermi… Chiederei loro: “Fra quanto vi dimenticherete di noi e ci lascerete sole?”… ma poi mi rendo conto, nella mia piccolezza, che non avrebbe senso e sarebbe aggiungere dolore al dolore… il dolore di ricevere parole che poi non avrebbero seguito a reali promesse mantenute ma solo a frasi di circostanza proferite semplicemente per fare bella figura…
Oggi sono qui, e con la mia mamma, ritiro una bandiera e una medaglia come riconoscimento in onore del mio papà che non c’è più…

Non mi resta che una medaglia….

Buona vita bella gente, buona e riflessiva vita…


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