La montagna va amata, vissuta, ascoltata, rispettata, compresa e salvaguardata. Non si gioca ne con il tempo nè con la sicurezza. Il reality (che più che reality è una sorta di campo scout di GM – Giovani Marmotte – essendo stato realizzato in estate…), restituisce poca veridicità alla vita di montagna. Per come viene presentato meriterebbe in bella vista la scritta “loro, ciò che fanno, lo realizzano con l’ausilio e il prezioso supporto di professionisti (le guide alpine)… Voi non tentate di farlo senza le giuste conoscenze e attrezzature…”
Già! Proprio così! Il ruolo fondamentale delle guide è assolutamente basilare (particolare menzione e riconoscimento va al loro lavoro!)
Peccato che siano rimaste impresse più le immagini dei bagni in tanga che quelle spettacolari visioni riprese da più angolazioni e concernenti i bei monti della Valle d’Aosta. Peccato anche che, quantomeno nella prima puntata, si sia poco caratterizzato il programma facendo in modo che ci fosse una chiara e inequivocabile identificazione con la Valle d’Aosta e non altre montagne….
Concorrenti come Arisa, detta anche Pippa come nome, hanno (si scherza) spaventato animali solitari quanto realmente integrati con la montagna come gli stambecchi… Ne è stato ripreso uno che tentava una rocambolesca fuga percependo la voce Arisa a debita distanza….
Altro #epicfail far scorrere i titoli di coda in caratteri piccoli e in bianco (praticamente illeggibili) senza così dare il giusto peso e risalto a chi comunque ha lavorato e tanto per la realizzazione di una avventura comunque così coraggiosa. Peccato davvero!
Speriamo che certi messaggi arrivino in maniera più corretta e convincente e che comunque si sottolinei e si esalti in maniera più efficace la Valle d’Aosta, il suo territorio, le sue peculiarità gastronomiche e il suo ruolo di prima lista nel voler far vivere come si deve, la montagna.
Rischiano che, se questa opportunità viene sprecata o mal convogliata, di trovarci “fenomeni” in pantaloncini e sandali sul Bianco a conquistare non le vette la le prime pagine dei giornali o ancor peggio a rimpolpare l’elenco delle vittime non della montagna ma dell’imprudenza e della stupidità….
La montagna, di per sè, non ha alcuna sfida aperta con alcun uomo o donna…semmai sono gli uomini o donne impavidi/e che cercano di superare i propri limiti in maniera non sempre corretta…
Non è la montagna assassina…piuttosto è spesso l’essere umano a essere imbecille (e non come insulto gratuito ma con i significati dei vari dizionari…)
Che dire bella gente…buona vita e viva, viva,viva la bella montagna…