Così si presentava nel 1969 una nota azienda italiana che oggi nell’astigiano trova la sua eccellenza.
Ho avuto la possibilità di scoprire, con mio grande stupore, che vi sono ancora aziende che in Italia operano con professionalità e che impongono alle loro dipendenze restrittive regole non solo per rimanere negli starndard di produzione ma ancor di più mantenere alto il nome che la stessa azienda da tempo si è costruita e meritata nel mondo.
Non per fare pubblicità mi riferisco alla Saclà, sita proprio alle porte della città di Asti.
Parlando con persone che hanno avuto la possibilità di entrare nello stabilimento per svariati motivi, ecco che vengono riferite situazioni e linee di comportamento che difficilmente ci si potrebbe immaginare quando nel fare la spesa, noi ignari consumatori, ci trovassimo di fronte a una confezione di un qualsiasi prodotto di questa azienda.
Vieni così a scoprire che per esempio per andare in bagno esistono banali e naturali quanto importanti regole comportamentali (che spesso sfuggono a buona parte di persone)….
Parliamo per esempio di un semplice accesso al bagno, i servizi igenici… Gestito il tutto in maniera e modo che vi sia una linea quasi obbligata quanto mai logica di comportamento da seguire.
Vai in bagno (le porte si aprono senza che tu debba toccarle), espleti i tuoi bisogni, acqua provvede alla pulizia doverosa, e una procedura semi automatica ti obbliga a passaggi logici , che dovrebbero essere automatici (e spesso non lo sono) e vengono così imposti da una sequenza prefissata…. Prima acqua, insaponamento adeguato, risciaquo delle mani, asciugamento indi ci si può rivolgere verso l’uscita, sempre e solo dopo aver ben eseguito questa sequenza di operazioni, pena l’essere ostaggi del bagno in quanto non si è seguita una specifica procedura atta a garantire non solo uno standard di qualità ma anche una adeguata e rispettosa igene….
Sei un fumatore? Nessun problema! Nessuno ti vieta di fumare nella tua pausa… semplicemente non lo fai solo fuori all’aperto ma vai proprio fuori dall’azienda a farlo perchè così è la regola!
In ogni reparto operano persone che indossano una adeguata livrea che contraddistingue le persone autorizzate a lavorare a quel determinato settore della produzione e che non hanno autorizzazione alcuna a “invadere” e/o uscire dal loro settore di produzione in quanto riconosciuti subito nei loro movimenti da altri e sofisticati sistemi di monitorizzazione e controllo della produzione (atti a evitare qualsivoglia forma di contaminazione involontaria…”
Altro esempio? I sistemi automatici di controllo e selezione dei materiali e/o di produzione nei vari “step” di procedimento vengono elettronicamente e “pignolamente” controllati, tanto che se una minima parte del prodotto viene “inquinata” da fattori “esterni” o non riconosciuti, tutto il lotto di produzione viene scartato a priori senza proseguire al passaggio successivo….
Certo che nel momento dell’acquisto, dalla parte del consumatore (quantomai oggi) i costi sono quelli che più importano e quindi si fa attenzione al momento in ci si arriva alla cassa più che alla qualità e nell’essere selettivi in ciò che si acquista.
In questo caso, il prezzo sopra il dozzinale, viene giustificato da un elevato livello di qualità che impone non solo scelte drastiche e ben definite sin dalla scelta dei materiali e durante ogni momento della produzione in ogni minimo e singolo (apparentemente insignificante) passaggio della stessa… ma anche nel momento in cui raggiunge lo scaffale per presentarsi alla nostra scelta fra altri prodotti.
Una volta si diceva “Sei sicuro di ciò che metti in bocca e introduci nel tuo corpo per nutrirlo?” (è un pò l’esempio che può calzare per coloro che scelgono di fare il pieno di benzina/gasolio o altro di qualità o di marca a discapito del costo finale ma essendo sicuri di affidarsi a un prodotto che garantisce per nome, per tradizione e per voluta scelta commerciale, un prodotto di qualità superiore…. e si sa la qualità si paga! ma a sua volta paga…)
Concludo questo intervento quindi (che non vuole essere una “marchetta” ma il riportare informazioni di cui sono venuto in possesso in forma diretta)… riproponendovi un filmato che risale all’epoca di “Carosello” e che dimostra quanto nel tempo ci si sia evoluti e nello stesso tempo distinti fino ai giorni nostri….
Quando vi trovate davanti allo scaffale quindi (nel momento della scelta) ricordatevi anche non solo di far caso al costo (ribadisco cosa in questo periodo assolutamente basilare) ma anche ponendovi la domanda “sono sicuro di ciò che mi porto a casa e mi appresto a mangiare o a proporre ai miei commensali? quanto costa la mia e loro salute?….”
….e come sempre (nel pieno della propria coscienza e autonomia di scelta)…buona vita a tutti e tutte (e in questo caso specifico… anche buon appetito!)