Rimangono poche briciole
Siamo a luglio ma nonostante tutto fa ancora fresco il mattino…
La porta si chiude alle spalle, non la si chiude nemmeno a chiave, tanto è davvero questione di pochi minuti…che serve chiudere a chiave se torno subito?
Le ricette in una mano, nell’altra il portafoglio e le chiavi di casa. Il tragitto è davvero breve. Per quanto questo sia breve, sotto il peso degli anni tutto sembra amplificato, anche la fatica.
Lentamente, con tutta calma, si arriva alle strisce. Si aspetta che qualche anima pia sia così cortese da fermarsi e lasci passare…
Le auto scorrono ma finalmente una vettura si ferma. Ma che bello! Esistono ancora persone educate che rispettano anche coloro che proprio più giovani non sono…
Un passo dietro l’altro, dopo aver ben guardato, si calpestano quelle strisce che, in teoria, dovrebbero salvaguardare la vita umana…
All’improvviso un rumore sordo…un tonfo e pochissimi secondi dopo un’altro…. Tutt’attorno silenzio…spettrale silenzio….
Incroci fra disperazioni, pensieri, incredulità, dolore, rabbia, stupore…si mescolano con le sirene dei mezzi di soccorso che in lontananza si sentono arrivare…
Sono lacrime, sono grida disperate, sono gesti di pietà e di dolore…
Scorre il tempo, impietoso e veloce… Lo scenario sembra congelato mentre si cerca di capire chi abbia fatto cosa e perché… La fretta ha congelato tutto… E adesso?
Già! L’unica domanda che forse mai troverà risposta… Perché?!!
…restano solo le briciole… Quelle di chi resta, quelle di chi ci lascia, quelle che nessuno mai toglierà più.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
Anni fa accompagnavo all’asilo mia figlia, attraversavo con lei le strisce con il vigile che aveva fermato le macchine per fare passare madre e figlia, quando con la coda dell’occhio ho visto arrivare una macchina. Ho fatto in tempo a spostare mia figlia per essere presa in pieno e fatta volare. Degli amici mi hanno subito soccorsa e per fortuna sono ancora qui. Ma purtroppo molti non hanno avuto e non hanno, anche ora che scrivo, la mia stessa fortuna.Sono attimi e tutto cambia per sempre. Riflettiamo tutti su questo. Grazie. un abbraccio. Isabella
Isabella grazie mille a te!
Buona serata