Succede così. Quando meno te lo aspetti… Esci per fare una commissione. La giornata è appen iniziata. La colazione è appena stata fatta… Pulito tutto, rimangono solo alcune briciole sul tavolo ma poco importa… la commissione da fare è qui vicino… Si tratta semplicemente di andare in farmacia a prendere le solite medicine… Una cosa da pochi minuti… Alla fine tanto c’è da fare pulizie in casa e a quelle ci si può dedicare dopo mentre alle medicine occorre rispettare tempi e prenderle quando ha detto il medico.
Siamo a luglio ma nonostante tutto fa ancora fresco il mattino…

La porta si chiude alle spalle, non la si chiude nemmeno a chiave, tanto è davvero questione di pochi minuti…che serve chiudere a chiave se torno subito?

Le ricette in una mano, nell’altra il portafoglio e le chiavi di casa. Il tragitto è davvero breve. Per quanto questo sia breve, sotto il peso degli anni tutto sembra amplificato, anche la fatica.

Lentamente, con tutta calma, si arriva alle strisce. Si aspetta che qualche anima pia sia così cortese da fermarsi e lasci passare…

Le auto scorrono ma finalmente una vettura si ferma. Ma che bello! Esistono ancora persone educate che rispettano anche coloro che proprio più giovani non sono…

Un passo dietro l’altro, dopo aver ben guardato, si calpestano quelle strisce che, in teoria, dovrebbero salvaguardare la vita umana…

All’improvviso un rumore sordo…un tonfo e pochissimi secondi dopo un’altro…. Tutt’attorno silenzio…spettrale silenzio….

Incroci fra disperazioni, pensieri, incredulità, dolore, rabbia, stupore…si mescolano con le sirene dei mezzi di soccorso che in lontananza si sentono arrivare…

Sono lacrime, sono grida disperate, sono gesti di pietà e di dolore…

Scorre il tempo, impietoso e veloce… Lo scenario sembra congelato mentre si cerca di capire chi abbia fatto cosa e perché…  La fretta ha congelato tutto… E adesso?

Già! L’unica domanda che forse mai troverà risposta… Perché?!!

…restano solo le briciole… Quelle di chi resta, quelle di chi ci lascia, quelle che nessuno mai toglierà più.


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3 pensiero su “Rimangono poche briciole”
  1. Anni fa accompagnavo all’asilo mia figlia, attraversavo con lei le strisce con il vigile che aveva fermato le macchine per fare passare madre e figlia, quando con la coda dell’occhio ho visto arrivare una macchina. Ho fatto in tempo a spostare mia figlia per essere presa in pieno e fatta volare. Degli amici mi hanno subito soccorsa e per fortuna sono ancora qui. Ma purtroppo molti non hanno avuto e non hanno, anche ora che scrivo, la mia stessa fortuna.Sono attimi e tutto cambia per sempre. Riflettiamo tutti su questo. Grazie. un abbraccio. Isabella

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