Questo cartello è comparso in più di una vetrina di alcuni bar presenti nel centro della città di Aosta.
L’invito al rispetto della quiete di altre persone è doveroso quanto sgradevole da leggere, specie perché rivolto ai propri clienti.
Il doverli richiamare al rispetto della libertà altrui è deprimente quanto segnale per altro di sensibilità o di accoglimento di proteste che possono aver raggiunto i proprietari di questi locali.
La domanda nasce spontanea: non si può convivere senza far si che il vetro si trasformi in un mortorio e nel contempo con l’aver coscienza che comunque il centro è abitato anche da famiglie che devono poter godere della loro tranquillità?
È l’annoso e irrisolto problema di chi vuole la botte piena e la moglie ubriaca…
Bello sarebbe che almeno in queste cose si cerchi un compromesso di intelligente coesistenza.
Ottima quindi l’iniziativa dei gestori di questi locali. Speriamo che gli avventori colgano questo invito e che vi sia anche la giusta tolleranza da parte di coloro che si sono lamentati.
Buona e serena vita a tutti…