Ma poi cos’è tutto questo trambusto ora! Prima sdraiati, poi seduti, poi sdraiati, poi più aria o meno aria… Che sta succedendo qui???
Mi arrivano anche cose strane dal cordoncino… È un misto fra paura, dolore, felicità, intontimento e non so cos’altro bene cosa….
Se poi provo a girarmi vedo una luce in fondo a questo strano tunnel… Una lucina piccola a due la verità che poi si allarga però la vedo…
A dirla tutta sento una strana spinta come se mi volessero buttare fuori di qua (ma poi dico io perché? Che cosa avrei poi fatto di male per essere espulso?)
Nel frattempo la luce si fa più forte è quasi accecante… Mi sento tutto strano… Tutto si svolge abbastanza velocemente… Io che mi affaccio quasi a voler dire “cucù! Eccomi qua” e nel frattempo un frastuono fra chi grida e provando tenore della voce un dolore immenso, altri che mi girano intorno, un tipo strano che grida girando con un affare in mano come se volesse mostrarmi a qualcuno e finalmente in tutto questo movimentatrsi di persone delle mani con dei guanti che amorevolmente si prendono cura di me che nel frattempo sono praticamente sfrattato da quella che per circa nove mesi mi ha fatto da casa….
A dirla tutta mi sento sporco, viscido, appiccicaticcio e poi mica ci vedo così bene… In più c’è sempre, fra le mille persone che ho attorno, sto strano tipo che non la smette di parlare a voce alta e di girarmi intorno con questo oggetto misterioso e che mi ispira poca fiducia….
Certo nella situazione in cui sono mi viene solo da piangere… Anzi quasi quasi lo faccio anche se in realtà non so in fondo a che serva è come si faccia… Inizio a urlare un po mentre qui c’è chi si prende cura di tagliare (senza per altro chiedere nulla) quel cordone che mi lega con la mia ex casa! Ma accidenti ma perché mi sfrattate così?
Intanto vengo accuratamente lavato, pesato e subito coperto, anche perché son nudo e ho il mio innato senso del pudore! E sto tizio che insiste a girarmi intorno a mettermi davanti agli occhi sto affare strano in cui si vede un’altro viso che non ho mai visto….
Le mani con i guanti blu mi sorridono con degli occhi così teneri che finalmente mi scaldano un po più della copertina che mi hanno nel frattempo messo addosso…
Con voce e tocco delicato mi appoggia su una parte morbida che sento che batte forte forte e mi sembra un tamburo e anche di riconoscerlo anche se il suono pare più ovattato, più debole, mento forte seppur accelerato…. E mentre lo strano tizio continua a fare facce strane e a muoversi in maniera scordinata sta, attirando l’attenzione e sguardi non tanto benevoli su di lui, la voce dai guanti blu dice delicatamente “ecco suo figlio! Sta benissimo! Pesa tre kg e duecento grammi ed e un bel maschietto…” In quell’istante esatto ho iniziato a sentire dell’umido sul braccino cicciotto ma giuro che io sono innocente! Non ho fatto nulla!!! Erano le lacrime ,questa volta di felicità, di colei con cui ho condiviso per nove mesi tutto….piaceri, dolori,paure, esami, spavento, discussioni, piccoli vizi e tante cose buone oltre e che un sacco di emozioni indescrivibili che per poterle dire tutte ci vorrebbe una vita intera….
Ma il tizio ancora non la smette con sto coso? E poi perché mi tolgono dalle calde braccia della mia mamma per farmi in braccio proprio a lui?
Di nuovo? Ma ditemi! Devo rimettermi a piangere? Che cosa avrei fatto di male adesso per meritarmi tutto questo?
Sono nato da pochi minuti e praticamente il tizio ha trasmesso in diretta ogni cosa e ora vuole pure prendermi in braccio!? Ehi guarda che sono un maschietto infreddolito potrei fare strani scherzi…. E poi non sono ancora abbastanza grande per firmare autografi….
Mi consegnano nelle mani dell’uomo con l’aggeggio strambo che finalmente si infila nella tasca e a lui dicono che sono suo figlio, che sto bene,che peso…. Insomma tutte queste cose qui….
Confesso che in quel momento di applauso generale (forse anche perché era stato messo via l’arte se malefico in tasca) devo essermi emozionato e questa volta l’autore del rigolo nei pantaloni dell’uomo ero stato proprio io…..
Mi ha guardato… Tutti si sono fatti una grande risata, io pure ci ho provato… Alla fine era la prima volta che mi capitava, la risata e non solo…..
Così sono venuto al mondo io, fra la tecnologia del tipo, l’amore di mia madre e l’aiuto di tutta la gente che non conoscevo w che non conosco del reparto della maternità dell’ospedale…..
Ci tengo a precisarlo non è la mia storia, non è una storia vera ma potrebbe tranquillamente esserlo…
È scritta per dire grazie, a mio modo, a tutte quelle persone che lavorano al reparto maternità e a tutte quelle persone che aiutano a far nascere delle nuove vite. Grazie mille davvero di cuorew a voi tutte/i, che spesso lavorate nell’ombra e non ricevete nemmeno un semplice grazie!
Mi scuso per eventuali errori ma è stata scritta in tre tempi 😉