Siamo nel 2015 e leggere notizie come questa che vengono riportate dall huffingtonpost non possono che far pensare che viviamo in un Mondo davvero strano…
Scrive il giornale in un articolo di cui estrapolo i passaggi più salienti:
In occasione della giornata per l’igiene mestruale, la charity britannica WaterAid, impegnata ad assicurare ai Paesi poveri del mondo l’accesso all’acqua e l’igiene, ha lanciato una campagna dal titolo “Se gli uomini avessero il ciclo” (“If men had periods”). Se ad avere le mestruazioni fosse l’uomo e non la donna, queste sarebbero innanzitutto chiamate con il loro nome. Non “stagione delle fragole” come in Francia, “settimana della marmellata” come in Finlandia o “visita della zia Flo” come in Inghilterra. Il momento del mese sarebbe, inoltre, considerato per quello che è: un possibile disagio di cui tenere conto sul lavoro. Infine, anche le pubblicità in televisione cambierebbero, sostiene WaterAid, se il target diventasse improvvisamente maschile: addio facce tristi, via libera ai muscoli e a un corpo resistente e sempre ottimista. L’obiettivo concreto è un altro: puntare l’attenzione sul fatto che, nel mondo, 1.25 miliardi di donne non hanno accesso a un bagno nei giorni delle mestruazioni. Tante, inoltre, si sentono ancora in colpa per ciò che è semplicemente una regola della biologia. Se ad avere il ciclo mestruale fosse l’uomo, sostiene in sintesi la charity, i concetti di colpa e vergogna sarebbero eliminati definitivamente. “Per milioni di donne, invece, la realtà è oggi ancora quella della discriminazione, basata sulla convinzione che esse siano contaminate, impure“. E la situazione è tale che tante donne nemmeno chiedono aiuto o informazioni. Mentre nei Paesi in cui le scuole non offrono toilette le ragazzine abbandonano spesso l’istruzione all’età della pubertà.
Fra le tante discriminazioni di cui parliamo ogni giorno (di razza, di religione, di politica, di appartenenza regionale o calcistica…) ecco anche quella di tipo biologico/sessuale…
Già parlando di questo tema si è cercato di sensibilizzare su alcune realtà a cui magari non ci si pensa…ecco quindi l’occasione per riflettere su un’altra situazione che da noi in Italia non vede certo campagne atte a parlare di queste cose, sebbene, specie nelle ore di punta delle programmazioni televisive, in prossimità dei pasti e in periodi non sospetti, intere generazioni per anni sono state convinte che gli assorbenti intimi avessero le ali…
Ciò che da noi può sembrare scontato e banale, ciò di cui non si parla (e si tratta di un fatto biologico e naturale) perchè ci si vergogna e quasi deve essere vissuto di nascosto, da altre parti (e non molto lontano da noi), questi tipi di problemi sono realmente gravi (e non vantano intere corsie di prodotti ai supermercati dove perdersi nella scelta del prodotto più consono, tollerato o indicato secondo proprie esigenze e gusto personale…)
…pensiamoci… e buona vita a tutte (in particolar modo, specie in quei giorni…) e a tutti (richiamando un pizzico di ulteriore rispetto e sensibilità oltre che di collaborazione e comprensione…)