…che a me vien da ridere…
Quante volte lo abbiamo detto, a volte anche impropriamente?
Me lo sono detto tante volte anche io. Me lo dico quasi quotidianamente… Può sembrare banale ma è così… Se si segue il ciclo della nostra vita viene voglia, talvolta in maniera più pressante, di lasciar andare…di lasciar far fare agli altri…e poi ci si accorge, più per amor proprio che per reale visione, che certe cose se non ci siamo noi… dimenticandoci che alla fine vige una legge più di natura che di vita… “tutti utili e nessuno indispensabile…” e non ci si crede sino a quando non si prende reale visione delle cose.
Allora si inizia a comprendere che, in fondo, che vi siano altre persone a cui dire “vai avanti tu che a me vien da …” (completate voi come meglio credete o ritenete opportuno..) in fondo non sia una cosa così sbagliata (anzi!)
Viene naturale farlo quando si riscopre il piacere di vivere situazioni e cose che ci si stava dimenticando di come fossero…come se l’attenzione fosse concentrata e rapita da cose che poi, alla fine dei conti, possono essere importanti ma non così importanti da portarti a trascurare persone, sentimenti, situazioni che sono davvero importanti e che invece per troppo tempo hai messo in secondo piano…(sbagliando brutalmente le tue priorità di vita…)…e il brutto è che te ne accorgi solo quando i capelli iniziano a schiarirsi o diradarsi… meglio tardi che mai, per carità… però, senza che nessuno se ne abbia a male, adesso, vai avanti tu… che a me vien da vivere… (e scusa se mi riapproprio della mia vita!)
Bella gente, provate a pensarci, con calma, ma fatelo…e per tempo…buona vita a tutte e tutti!