costituzione_italiana_art21

Una delle principali norme della nostra costituzione è l’articolo 21 che attribuisce a ogni essere umano la libertà di espressione e di parola.

Ecco cosa scrivevo al tempo dello spettacolo unico di Celentano….

Ora, partendo da questo punto e precisando che ieri sera il programma l’ho guardato come molti per curiosità, devo dire che non ho trovato squilibrio o “orientamento vizioso”. Forse semplicemente perchè non ho mai fatto politica nè intendo al momento farne, pur avendo una mia personalissima idea in merito.

Credo che lo spettacolo di ieri possa definirsi fuori dalle righe… qualitativamente non un gran chè (canzoni in playback, errori di inquadrature, audio pessimo (Celentano si toccava spesso le orecchie per far capire che non andava bene) e molte altre cose che possono essere accadute vuoi perchè la prima puntata o per tensione, palpabile e costantemente nell’aria…)

Forse dà fastidio che ci sia in televisione persone che possano esercitare il loro diritto sancito dalla Costituzione Italiana?  O forse dà maggior fastidio che il ragazzo della via Gluck abbia ricordato come parecchi anni prima aveva già previsto alcune cose? (…”e non lasciano l’erba… non lasciano l’erba” [ma fanno crescere il cemento e che iporta se poi ci viene il cancro lì dentro!])…

Credo che non ci dobbiamo fermare alla sola politica, ma all’appello girato a ambo le parti perchè si faccia il possibile per rendere più accettabile e vivibile la nostra esistenza.

Mi chiedo perchè si debba dare così tanta importanza alla politicae non al chiaro messaggio di chi asserisce, con ragione, che non c’è più comunicabilità fra di noi! Ci stiamo atrofizzando (l’ho già detto in passato) davanti a programmi televisivi asettici a cui ci stiamo abituando tacitamente…

Qualcuno ha avuto il coraggio, sapendo inevitabilmente di ricevere critiche e probabilmente provocandole proprio toccando sul vivo chi ha la coda di paglia, di andare contro corrente. Di alzare la testa e di dire cose di certo “scomode” e la cosa peggiore è che ha l’effetto del risvegliare dal torpore autunnale quelle persone che avevano perso alcuni pensieri prorpi in qualche anfratto del proprio intelletto.

Invece di fare polemiche asettiche e di comodo (da ambo le parti) non sarebbe meglio iniziare a valutare (sopratutto per tempo) le cose buone e giuste che sono state dette senza voler deviare a tutti i costi i ragionamenti per poterli pilotare a uso e consumo?

Credo sarà difficie che questo avvenga… ci sono troppi interessi e troppo potere in ballo per poter lasciar passare e fermarsi a ragionare…

Mettiamola così… per quattro puntate ci sarà rumore… la gente forse ricomincerà a ragionare e pensare e poi (come tutto il resto d’altronde…) ci saranno nuove senzazioni (forse anche di dubbio gusto e ormai scadute e lise) che ne prenderanno il posto….

Credo che solo dopo le quattro puntate si potrà vedere se, questa “cura” contro la “vita di tendenza” e alla pecorona, saremo riusciti a ragionare con il nostro cervello mantenendo almeno una certa libertà intellettuale, oppure sceglieremo di rimanere “silenti schiavi accondiscendenti” di quanto ci viene proposto anche solo dai tg ovvero morti, scandali a corte, problemi, la benzina che aumenta e i vizi o virtù di chi può vivere una vita diversa dalla nostra…

Sfortunatamente la vita non è come gli spot da 30 secondi ma è diversa… proviamo allora a cercare di leggere fra le parole di Celentano che è neccessario ritornare a credere alla sindrome di Peter Pan e provare a sorridere un pò di più e a cercare il dialogo con gli altri anzichè chiuderci come ricci….

Il succo del discorso credo si possa riassumere dicendo che forse è il caso che torniamo a scorpire e ricordarci delle cose semplici della vita, che ci ribelliamo alla frenesia del tempo e che riscopriamo il piacere di vivere e di essere i noi i padroni della nostra vita!

Con questo ribadisco che il mio commento non vuole assolutamente buttarsi sulla politica di cui non ho la conoscenza adeguata; semplicemente è la mia chiave di lettura della cosa.

Può essere condivisibile o meno… già il fatto che se ne discuta vuol dire che ci siamo fermati a riflettere per cercare di capire ed è di sicuro un passo… peccato solo quattro puntate!

Secondo voi si discosta molto dai nostri giorni quanto ho scritto sull’ art. 21 ?

Buona vita e buona giornata bella gente!

Di fm-web

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