piccoloCe l’hai piccolo… non ciò che porti spesso inconsapevolmente fra le gambe! Mi riferisco al cervello! Ciò che ugualmente porti, altrettanto inconsapevolmente, all’interno della tua testa….
Viviamo una società piena di stereotipi, di frasi fatte, di finti eroi, di esempi sbagliati, di “pecoroni” quando singoli e di leoni quando in gruppo…
Non c’entra l’età! Non c’entrano le famiglie e quanto loro possano o meno educare… Giustificare certi gesti, peggio ancora, giustificare chi li fa è a dir poco preoccupante! Viene naturale chiedersi in che società viviamo! Definiamo civile una società che vede scrivere una ragazza, a seguito di una violenza, le seguenti parole…

“Pugnalata da chi credevo fosse mio amico facendomi lasciare un segno indelebile che non dimenticherò facilmente, anzi, penso che mai dimenticherò”.

“Forse la colpa è stata mia che mi sono fidata di un “mostro” ma ringrazio anche me stessa che mi sono fatta forza ed ho raccontato tutto ai miei andando dai carabinieri a sporgere denuncia. Grazie a tutti per esservi preoccupati… anche se non posso dirvi che sto bene… perché la “scossa” l’ho avuta”.

“Ora hanno confessato tutto ai carabinieri. Mi dispiace per i loro genitori. Grazie a tutti”.

Proviamo a chiederci se fossimo noi quella ragazza! Proviamo a chiederci se conosciamo a sufficienza i nostri ragazzi, se parliamo con loro, se ne conosciamo solo la scorza esteriore oppure possiamo dire di conoscerli veramente bene!
Non voglio dilungarmi… Continuo a leggere le forti e coraggiose parole di questa ragazza… l’unica a meritare attenzione e non per quanto ha subito, ma per come ha risposto…  Una riposta che vale molto di più di tutte le mie inutili parole… Intanto noi pensiamoci su e vergogniamoci (se ancora ne siamo capaci…)

Buona giornata bella (?) gente… buona giornata (si spera…)

Di fm-web

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