Cicciottella…è bello, è campione, è intelligente, è superiore, non è superficiale, è superiore, è verità, è tutto ciò che non sei tu con le tue privazioni, con i tuoi canoni ecc.. ecc…

Scrive una signora in una lettera rivolta all’ Huffington Post

Buongiorno, mi chiamo Deborah Dirani, ho 42 anni e da ieri sono cicciottella. E credo anche che lo sarò per sempre, o per lo meno fino a quando il medio maschio italiano la pianterà di definire una donna dai centimetri del suo sedere.

Porca miseria! Ha ragione! La maggior parte dei maschi italiani definiscono le donne dai centimetri di tette, culo, e tutto ciò che le compone (ma anche le donne a dir la verità, visto che proprio ieri in autobus ho sentito dietro di me una donna che parlava di un’altra donna per via della particolarità delle sue tette e del suo culo…)

La lettrice prosegue, trattando il caso delle atlete olimpiche “marchiate” come cicciottelle (che è giustamente costato il posto da direttore di un giornalista di una nota testata sportiva italiana) con quanto riporto… Cicciottelle

… giovani, vi svelo un segreto: il nostro mestiere non è essere belle, magre, alte, con stacchi coscia da infarto del miocardio e davanzali da incenerire le sinapsi (già duramente provate, per giunta) del galletto di turno. Il nostro mestiere è vivere e sentirci bene come siamo e dove stiamo, fare bene quello che abbiamo scelto di fare e sgambettare tranquille verso la nostra felicità.”

…e ancora…

Siamo belle e brutte, magre e grasse, non più e non meno di voi, eppure non mi sono ancora imbattuta in un titolo di giornale che definisca uno di voi un ciccione. Perché a voi si perdona la panza che si appoggia goffamente sulla cintura, vi si perdona il naso aquilino, vi si perdona pure la calvizie. A noi non passate niente: non un grammo di cellulite, non un seno svuotato. Niente.
E allora sapete cosa vi dico? Machissenefrega dei vostri canoni estetici, delle vostre offese maschiliste e da bulli di periferia. Chissenefrega di piacere a voi che non meritate un solo centimetro della nostra pelle, un solo secondo in più della nostra attenzione.

Da oggi siamo tutte cicciottelle, abbiamo tutte la cellulite, un neo coi peli, le vene varicose e i capelli crespi. Da oggi soffriamo tutte di irsutismo e abbiamo tutte un girovita di 97 centimetri. E da oggi camminiamo tutte a testa alta, in minigonna e tacchi a spillo o in tuta e scarpe da tennis e se non vi andiamo bene per come siamo, il problema è tutto vostro. 
Ci siamo rotte di farlo per piacere a voi che di peli ne avete ben più di noi, di ciccia quanto noi e di cervello molto meno di noi.

Ma sapete cosa potete farci con il vostro canone estetico? Suppongo di sì…

Si può darle torto? NO!

Commenti memorabiliQueste sono le cose che fanno vergognare, come molte altre in realtà, di appartenere al genere maschile che così pensa e si comporta (specie quando in gruppo, in branco…)…

Lo ha cantato Fabio Concato con “Rosalina”, lo dicono diversi studi… Le donne definite “in carne” non solo piacciono di più ma risultano essere anche più intelligenti!

Io mi sento perfettamente al commento di Alessio Scanu che scrive “Io con una donna che saprebbe piantarmi una freccia in culo a 400 metri non farei il coglione“…

Recita infatti uno studio: “…le donne-clessidra non sono soltanto più sexy ma sono anche dotate di maggiore cervello rispetto a quelle madre; i Ricercatori della University of Pittsburgh and California hanno esaminato un campione di 16.000 donne di varie età, valutando il loro aspetto e prendendo informazioni sulle misure, poi le hanno sottoposte a test cognitivi.

 Quelle con i fianchi larghi avevano mediamente ottenuto risultati migliori ai test e a quanto pare, anche i figli delle donne clessidra esaminate avevano maggiori risultati ai test, rispetto a quelli delle donne magre.”

Concludo dicendo che io sono cicciottello… Non so se questo studio valga anche per gli uomini… (ma non credo visto i risultati…).

Concordo a pieno con la lettrice/scrittrice del primo intervento e con la maggior parte delle donne e mi disconosco da quegli uomini che amano etichettare le donne per le loro misure senza andare oltre le mere apparenze…. Esistono particolari e aspetti che non si fermano all’aspetto esteriore che valgono decisamente di più delle apparenze….

Con questo concludo, come mio solito, augurandovi buona vita bella gente, che siate over-size, cicciottelli/e, intelligenti o meno… Coesistiamo e viviamo insieme, se possibile senza etichette e senza catalogarci ma amandoci e volendoci bene per quello che siamo e non per quello che appariamo…

 

 


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