Vorrei esporre una serie di pensieri e di situazioni a cui credo fermamente bisognerebbe trovare una soluzione “accettabile”.
Ultimamente le persone con degli handicap (piccoli o grandi che siano) vengono da poco denominati persone diversamente abili…
Praticamente si è cercato nel lessico di ridare della dignità a quelle persone che se incontrate per strada non si sa mai come comportarsi… Non si sa mai se lasciare spazio alla compassione, alla comprensione o a quale tipo di emozione o espressione…per poi finire inevitabilmente noi a essere “anormali” nelle nostre espressioni rendendoci goffi e ridicoli agli occhi degli altri.
La scorsa settimana è venuto a far visita al luogo dove lavoro un ragazzo sulla trentina d’anni che aveva dei problemi che non ho ben inteso. Precisiamo, il fatto di dire che ha dei problemi è una mia maniera di vedere le cose da cosi detta “persona normale”. Il ragazzo non era ”anormale” anzi… una persona ricchissima di memoria, dolcissima, educata e molto molto attenta.
Non capisco per quale motivo ma spesso quando si ha un primo contatto con queste persone si tende a sentirsi a disagio, a vivere con ingiustificato distacco, l’incontro… Quando poi si passa un po’ di tempo con queste persone (parlo per conto mio ben inteso), si instaura un rapporto particolare in cui scemano lentamente tutte quelle che possono essere paure o timori…
Al termine della visita mi sono ricordato di una cosa… che sono una persona molto fortunata e che spesso non me ne rendo conto!
Spesso ci fermiamo a lamentarci per delle cose che sinceramente, esaminate con gli occhi di chi ha sofferenze differenti e più pesanti, impallidiscono passando come problemi di secondo ordine e molto più leggeri…
Vi porto l’esempio di chi per esempio ha il permesso di sfruttare i parcheggi destinati alle persone disabili… Anche in una città come Aosta aimè, capita spesso che quei posti sono abusivamente occupati da chi non ne ha aclun diritto… Alcuni esempi? Supermercati, zone vicino a mercati, parcheggi vicino a zone adibite a visite sanitarie… Spesso grossi gipponi, macchine e/o altro occupano quei parcheggi sinceramente è come se violassero la libertà di quelle persone che hanno tutti i diritti di stare al loro posto e invece si trovano a dover fare molta e molta più strada perchè il loro posto è occupato…oppure devono aspettare l’intervento delle forze dell’ordine che chiaramente hanno i loro tempi e che quindi rischiano di far perdere tanto tempo, a volte troppo….
Perchè non parlare dei marciapiedi occupati dai mezzi pur di non rischiare di prendere multe… e intanto ci sono persone, e dico persone, che devono spostarsi verso la carreggiata delle strade per poter percorrere normalmente la strada…
La malattia peggiore credo che sia l’indifferenza e non le diversità!
L’indifferenza è una grave malattia e sinceramente credo che dipenda da noi cercare di abbatterla e soprattutto di sopprimerla. Occorre essere un po’ più attenti e un po’ meno “egoisti” e renderci conto che basta veramente poco per essere utili agli altri e ricordarsi di essere fortunati, molto fortunati!
La prossima volta che ci capita di incontrare per strada una persona cosi detta diversa, preoccupiamoci di non essere mielosi o accondiscendenti ma semplicemente noi stessi perchè è così che sono loro ed è così che dobbiamo essere anche noi.
Quando ci troveremo a dover parcheggiare e non trovando parcheggio saremo tentati di occupare quello delle persone disabili, proviamo a metterci nei loro panni e a vergognarci se lo faremo, perchè vuol dire che abbiamo tolto lo spazio a una persona che sicuramente ne ha bisogno più di noi. Proviamo a metterci ogni tanto nei loro panni e accorgiamoci che occorre avere molto coraggio e volontà per resistere e lottare giorno per giorno per poter vivere normalmente; cosa che noi facciamo tutti i giorni lamentandoci a volte della nostra quotidianità, senza renderci conto che stiamo insultando chi lotta sul serio per poter vedere rispetto e considerazione.
Forse, io per primo, dobbiamo iniziare a ragionare diversamente… avere il coraggio di non fare differenze, di rispettare le altrui persone e peculiarità…
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