Uno dei drammi maggiori, specie per i zucconi e per gli allievi che finiscono sotto pressione… è la divisione per zero.
Per me è stata una “trappola” in cui più volte sono caduto e non tanto per distrazione ma per perdita di logicità… specie durante delle prove in cui più che i tempi è la tensione ciò che gioca brutti scherzi alla logicità, alla memoria e alla linearità di calcolo…
Quando durante l’elaborazione di una espressione, di una formula ci si imbatte a questa incognita ecco che scatta la trappola…
Razionalmente ti sembra assurdo che dopo aver combattuto fra cifre, calcoli di vario tipo genere e natura tutto si risolva con un niente di fatto semplicemente perchè ci si trova davanti a una divisione per zero… così ci si avventura alla ricerca di improbabili risultati frutti di elucubrazioni mentali e di nuove teorie non supportabili ma che si tenta invano di avvalorare per giustificare quando ci si rende conto di essersi inutilmente arrovellati alla ricerca di una soluzione….impossibile….
Il fatto è che ciò che avviene con la matematica, spesso, si trasla anche nella vita… Ci si imbatte in formule, calcoli più o meno difficili, operazioni di varia difficoltà e poi si fa fatica a riconoscere quando ci si trova a dover affrontare una divisione per zero… e anche qui ci si accanisce alla ricerca di un risultato che aimè resta, proprio come per la matematica, impossibile…
Inutile… Sono lezioni che, sia in classe che nella vita di tutti i giorni, si imparano solo dopo essersi imbattuti nei casi irrisolvibili e si imparano a riconoscerli…
C’è chi ha la fortuna di imparare da subito e non trova segni rossi sul suo quaderno, cartaceo o di vita che sia…, altri, come me, invece, hanno bisogno di esercizio e diverse ripetizioni… (e forse ancora non basta…..)
Ora… che siate dei matematici, che abbiate dei problemi… che dire? Buona vita a tutte/i e occhio agli zeri quando ci avete a che fare…