Don CamilloHo un caro e affettuoso ricordo di un parroco. Don Natale.
All’epoca ero un innocente quanto bravo chierichetto… (e non ero ancora quel povero diavolo che son ora…)
Spesso, dopo essere stato all’oratorio (istituti che paiono sempre più essere dei ricordi delle menti più in là nel tempo di quelle moderne…), andavo a trovarlo perchè in sua compagnia ci stavo bene!
Era una persona con cui era bello trascorrere del tempo e lo stesso non era mai perso ma semmai arricchito da informazioni e profonde riflessioni che facevano bene al cuore e che, molto probabilmente, mancano in questi periodi frenetici…

Ho un ricordo particolare di Don Natale… Mi ricordava il pacifico (nel ruolo di pacifico sia ben chiaro) Don Camillo.

Una volta, di domenica pomeriggio, dovevamo fare messa ma…. In chiesa non c’era nesauno! La chiesa era completamente deserta! Il vuoto più totale è desolante. Fu allora che io chiesi, nella mia ignoranza ingenua di ragazzino, perché avremmo dovuto celebrare messa se non c’era nessuno ad ascoltarla…. La risposta, oggi, può risultare scontata ma all’epoca non lo era…. “La messa la celebriamo ugualmente perché non è vero che non c’è nessuno…pensaci bene.. ci sei tu, ci sono io e c’è Luiad ascoltarci e a tenerci compagnia.Noi la messa la diciamo per Lui non per noi.. Ah e a proposito, proprio perché non c’è nessuno…quando sarà il momento giusto, suonarli forte i campanelli i questa volta…così chissà che qualcuno li senta e venga qui con noi….”

Rimasi in silenzio e ringraziai senza aver ben capito la risposta che mi sembrava poco logica… Suonai forte quei campanelli i e fui fiero di vedere entrare prima di fine messa una persona…

Ovunque tu sia, caro Don Natale, grazie… Grazie di cuore…

Buona vita bella gente e buona vita sia….


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