“Da oltre un anno e mezzo il progetto ” Una scelta in comune”, ovvero la possibilità di esprimere la volontà in merito alla Donazione di Organi, positiva o negativa, in occasione del rilascio della carta di identità è oggi una splendida realtà in molti Comuni italiani. Nella nostra regione, (la Valle d’Aosta) in particolare, oltre al nostro capoluogo, sono circa una ventina i Comuni che hanno aderito, con entusiasmo, a tale progetto realizzato dal Centro Nazionale di Trapianto e con il sostegno fattivo di AIDO e dell’AIDO Valle d’Aosta in particolare… Si amplia,così facendo, la possibilità di effettuare, anche in tale occasione, una scelta consapevole. ”
Vi riporto quanto mi è stato risposto dalla pagina ufficiale dell’Associazione A.I.D.O. della Valle d’Aosta. (anche commentando i miei precedenti post in cui, già da anni, mi battevo per raggiungere un risultato simile).
Chi mi conosce, specie certe persone/personalità con cui ho trattato la questione per cercare di portarla all’attenzione dei massimi sistemi locali e non solo… sa che è una cosa che a me sta particolarmente cara….
Allora, volendo anche continuare da questo insignificante blog, una certa sensibilizzazione, mi permetto di riportare ancora una parte di quanto dalla stessa pagina dell’A.I.D.O. viene così ricordato in prossimità di un evento importante…
“La responsabilità sociale, che è la chiave di volta della donazione, va supportata non solo attraverso un sistema sanitario che assicuri risultati ma anche attraverso la diffusione di un’informazione continua e trasparente per chiarire soprattutto gli aspetti più controversi come, per esempio, le modalità di accertamento della morte cerebrale, le garanzie di rispetto delle volontà del potenziale donatore e dei familiari, la trasparenza delle liste d’attesa.In oltre 40 anni di attività della nostra associazione abbiamo spesso percepito resistenza da parte della gente ad affrontare l’argomento della donazione, con giustificazioni quali “non ci voglio pensare”, “è un argomento imbarazzante”, “perché devo pensare alla morte adesso?”. Molto spesso, inoltre, si guarda alla donazione solo sull’onda dell’emozione di un fatto di cronaca.
Obiettivo dell’A.I.D.O. è smussare questa resistenza psicologica ed eliminare pregiudizi e disinformazione che rischiano il più delle volte di incrinare il sistema delle donazioni.
É necessario generare un cambiamento culturale nell’opinione pubblica: gli incontri con la popolazione nelle piazze, possono aiutare ad avvicinarsi in maniera cosciente e razionale alla realtà dei trapianti.”
Trovo sia giusto parlarne e che non si debba fare come gli struzzi, nascondere la testa al problema dicendoci/si “Tanto a me non interessa o non mi importa….” perchè basta veramente poco per trovarsi dall’altra parte della barricata… Trovarsi nei panni di chi aspetta un organo compatibile, che vive una vita di attesa…attesa di un gesto estremo e di profonda sensibilità e umanità (anche se magari postumo e frutto di un dolore estremo e incredibilmente incolmabile…).
Un gesto così importante merita giuste riflessioni, confronti, dialoghi ma sopratutto informazione e una scelta consapevole e responsabile da parte di chi la applica… Pensare che ci si può trovare da donatori a persone in lista e in attesa… Non sappiamo cosa ci riserva il futuro e nemmeno possiamo scoprirlo o saperlo…
Possiamo però ricordarci che non occorre necessariamente aspettare Natale per essere buoni e per donare…. no?
Ancora una volta, e forse ancor più con maggior coscienza e piacere nell’augurarvelo a voi che leggete, sbirciate, spiate e magari commentate… bhè vi raggiunga l’augurio di buona longeva e lunga buona vita bella gente!!!