Certo che siamo strani… Che in un Comune si debba discutere se togliere o meno un simbolo apposto a seguito di un brutto attentato.
E’ bastato che i soggetti che hanno subito questo attentato si esprimessero in modo sicuramente discutibile a seguito degli eventi che circa un mese fa hanno coinvolto le località colpite da un brutto terremoto, per mettere in discussione il posizionamento e l’esistenza di un simbolo come il matitone…
E’ atipico che si voglia mettere in discussione l’esistenza di un simbolo che ha profondo e indiscutibile significato e che si è voluto mettere in dubbio arrivando persino a proporre di censurarne e modificarne il significato con scritte o targhe in grado di coprire lo spirito iniziale con cui è nata quella iniziativa….
Piuttosto che preoccuparsi di snaturare un simbolo di Pace, nato dopo una brutta pagina della nostra recente storia, perchè non preoccuparsi di problemi sicuramente più tangibili? (quali per esempio lo spostamento di pali di illuminazione pubblica posti nel bel mezzo di pedane create e predisposte per il passaggio di persone disabili?)
Magari farebbe meno discutere e stuzzicherebbe meno la penna dei vari giornalisti… ma indubbiamente sarebbe maggiormente apprezzato dalla popolazione amministrata, specie da coloro che vivono la disabilità con dei problemi quotidiani e con cui hanno a che fare tutti i giorni…
Non ì certo una questione di estetica o di disturbo per quanto ricorda un simbolo che impedisce loro di muoversi liberamente, come avrebbero diritto di poter fare…
Cari Amministratori, anzichè cercare di “fare la punta” al matitone che è un simbolo di pace, cercate di mettere in pace la vostra coscienza occupandovi più di cose tangibili e pratiche, più che di fastidi arrecati dalla visione di un simbolo… e magari provate a mettervi nei panni di quei cittadini più disagiati, spesso lasciati ai margini…
Se andate a chiedere a una persona sulla sedia a rotelle se gli da più fastidio il matitone o un palo in mezzo alla rampa predisposta per il suo passaggio, credo che la risposta sia scontata… (e non è l’unico caso presente nella città di Aosta….)
Come sempre… buona vita bella gente, che siate disabili, Amministratori, giornalisti o semplici cittadini….
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