….è come dire: “giovani italiani… ci mancano nuovi e giovani contribuenti… Sapete, l’andamento demografico di questi anni ci vede irrimediabilmente al ribasso… Questo non vuol dire che non vi divertiate anzi! Proprio in questi giorni campeggia sulle varie televisioni lo spot che vi invita a utilizzare il preservativo se sapete di avere dei rapporti che possono essere a rischio… ma si sa è uno spot di una ditta che li produce… Cosa volete che ne sappia dell vostro desiderio di paternità e maternità … (NDR spot che cita testualmente che ogni 5 minuti circa nel nostro Paese avviene una interruzione di gravidanza…)..”
Sappiate giovani che il 22 settembre è il giorno in cui è stabilito che tutti ci si debba dare da fare… in barba ai cicli ormonali, ai desideri, alle reali esigenze, alle paure, alle possibilità di quei giovani che vengono chiamati in causa per procreare nemmeno ci trovassimo proiettati all’interno di un gigante Matrix… (Vi ricordate l’immagine delle uova che contenevano i corpi di bambini?…)
Trovo davvero insultante sia per l’essere umano che per la donna in generale questa brutta immagine che (per altro con i sodi dei contribuenti, quindi anche miei e non solo…) lo Stato Italiano (patrocinando una campagna come questa del #fertilityday come ha in previsione di fare) ci sta portando a fare in maniera globale…
Io mi chiedo se chi inventa queste immani scempiaggini abbia anche solo lontanamente pensato a che effetto possano avere su una donna, e soprattutto che effetto possano avere su una donna che non riesce ad averne, di figli…. So solo che in questo momento mi vengono alla mente solo ed esclusivamente elenchi ed elenchi dei peggiori improperi conosciuti e non….
o una donna che scrive:
Ma poi che cacchio vuol dire “la fertilità è un bene comune?!?!”e che è? L’acqua potabile?! Io qui ho un utero, se serve a qualcuno, prego faccia pure?!?!?
Il mio primo commento è stato:
Credo proprio ci dedicherò alcuni pensieri con calma questa sera… Se il nostro Paese prevedesse serie campagne di supporto ai genitori avrebbe un senso… E di oggi la notizia che i disoccupati in fascia giovane aumentano…. E poi, diciamocelo a denti stretti, mettere al mondo un bimbo/a non si limita al solo rapporto da letto… C’è tutto un universo dietro!
Partiamo dal presupposto che concepire un figlio/a non è uno scherzo o un gioco e che sfortunatamente ci sono un sacco di persone che affrontano la cosa con incoscienza e leggerezza facendone pagare irrimediabilmente il conto proprio alle loro creature…
Il mestiere di genitore , credo non essendolo e non potendolo essere, uno fra i più difficili al mondo dove tutti sanno in realtà cosa fare, cosa dire, come comportarsi e poi in realtà nessuno nasce “imparato” quindi realmente pronto ad affrontare le varie sfide e situazioni, problemi e novità che gli si presentano mano a mano…
Una neomamma scrive:
A 31 anni (Alleluia Alleluia) con un lavoro che amo ho potuto fare un figlio.
Sono fortunata, lo so. Fortunata per essere in Italia perché all’estero alla mia età e con il mio percorso formativo sarei già stata promossa a manager, ma che ci voglio fare, non vorrò mica essere choosy, vero?
In Italia a 30 anni trovi – forse – il primo lavoro pagato decentemente.
Avrá intuito il succo del discorso: la mia generazione non fa figli perché non se li può permettere.
Perché voi avete creato un sistema in cui si è indipendenti economicamente tardissimo.
Perché c’è poco lavoro e quel poco è sottopagato.
Poi esimio Ministro nel caso non lo sapesse, per procreare occorre un compagno. Che magari non sia un demente perché se poi la prole viene su male è colpa dei genitori, e che magari non sia disoccupato, o pensa che i neonati si vestano d’amore e i bambini si nutrano di speranze? Considerato che il 42% dei giovani non ha un impiego, azzardo che il 20% di loro sia di sesso maschile. Quindi ricapitoliamo. Maschio, etero, occupato e con un decente intelletto. Dai, ci arriva anche lei Ministro che sia più facile scovare il Sacro Graal. E se volessi quindi farmi un figlio da sola?
Ah no, in Italia non si può.
E per quanto riguarda la fertilità . No, non è un bene comune. È mia e me la gestisco io. Almeno ci lasci questa illusione.
Le si può dare torto? Direi proprio di no!
Ma andiamo oltre…. Sarebbe troppo facile dire che non tutti hanno accesso o la possibilità di annunciare (come ha fatto proprio il Ministro Lorenzin e relativo compagno) nel 2015 (quindi alla giovane età di 43 anni…) la nascita dei suoi figli…
Da uomo trovo svilenti e particolarmente offensivi anche gli slogan scelti per spronare una campagna così oscen(m)a…
Che c’entra il paragone della bellezza con il tempo (indicando che passando il tempo si invecchia e si diventa quindi più brutte? [a seconda dei casi poi…]) con la fertitilità ? Perchè la fertilità da giovani è bella da vecchi è brutta?
Fertilità come bene comune? (questa proprio non si può sentire!) Posso capire se si pensa ai mille aspetti che la legano come detto all’inizio a contributi , tasse o altro ma vi prego è davvero svilente sia come immagine che come concetto… e non venite a dirmi perchè si preserva l’italianità o perchè si tiene alto il “made in Italy” e altre scempiaggini di questo tipo…
I genitori giovani, più che “crea-attivi” dovrebbero essere responsabili… quanti di loro ricorrono all’aborto per paura di affrontare una maternità senza riuscirci? Di non essere in grado di garantire alla loro prole un futuro? (o peggio ancora di avere un giorno magari ancora voi come governanti…)
La più atroce e falsa di tutte è quella inerente la Costituzione che tutela la procreazione… Andatelo a dire a tutte le coppie che hanno difficoltà e non riescono ad essere “creative”, che a causa dello stress, degli impegni, di tutto quanto fate (impegnandovi pure…) non riescono ad avere la serenità e le certezze necessarie per poter procreare…  Perchè se oggi come oggi un genitore si deve rivolgere a un centro di assistenza alla procreazione si deve sentire come “sporco”, come di peso, una rottura di scatole… affrontare maree di visite, spendere soldi in cure, in vani tentativi e magari non riuscire ad avere alcuna speranza… (e poi magari realtà a noi vicine con molto meno [forse perchè si impegnano meno, va detto, con doveroso e rispettoso sarcasmo…] riescono a colmare quel gap che qui da noi non si riesce a superare…)
A questa categoria rivolgo i miei migliori auguri con il massimo rispetto per la loro scelta e per quanto fanno tutti i sacrosanti minuti della loro esistenza (specie a coloro che si trovano a dover imparare il mestiere di genitore passo dopo passo….)…e a loro, se in qualche modo possono essersi sentiti toccati da quanto espresso in questo post, rivolgo le mie scuse anticipate…
Come sempre bella gente, buona e serena vita (#fertilityday sostenitori o no)….