Questa sera avrei voluto scrivervi di tutt’altro… ma mi sono imbattuto in questa immagine con la presente didascalia:
“Io non lo so chi sei. Ti ho trovato per caso qui dentro. Sono i miracoli di questi aggeggi #social Vorrei poterti accarezzare quella ferita. Piano e sussurrarti che non sentirai altro dolore, che i capelli cresceranno, che tornerai a sentire dei sapori in bocca. Che la tua vita tornerà al suo posto e al suo corso. Come vedi conosco tutto. Purtroppo. Ti stringo, coraggiosa sconosciuta…” (cit. @nadiaafragola)
E la mente va a quelle persone che portano nella loro pelle, i segni indelebili fisici, oltre che morali e poco visibili, di un trattamento d’urto come quello riportato nell’immagine a corredo di questo post…
Occorre essere tosti per affrontare storie sulla propria pelle di questo genere e tipo!
Uno dei post più letti nel tempo in questo blog è “che importanza date alle tette” dove già affrontavo questo tema con chiarezza.
Il rivedere una immagine così provocatoria quanto giusta mi riporta alla memoria l’importanza di trattare di questi temi… La prevenzione in questo campo è tutto!
Sembra banale dirlo ma è importante abbattere i pregiudizi e l’ignoranza che portano a sottovalutare i rischi che si corrono nel sottovalutare aspetti di autodiagnosi…
Ogni anno sono migliaia le donne che sono vittime di operazioni di questo tipo e non per vezzo o per insoddisfazione delle loro misure… Di questo noi, non dobbiamo dimenticarcene mai..
Un forte e sentito abbraccio dunque a tutte quelle donne coraggiose che hanno avuto il coraggio di lottare contro il male, a coloro che dovranno farlo e a quelle che hanno saputo riconoscerne i sintomi per tempo, senza sottovalutarne i rischi e i segnali…
Certo vi avrei parlato di tutt’altro ma ho preferito parlarvi di questo perchè, sebbene sia un uomo, per me è importante!
Buona vita bela gente… buona vita (e teniamocela ben stretta…)!