A rileggere le parole scritte in
“Ciao! io ero Pietro” che vi invito a leggere cliccando su questa riga, mi accorgo del profondo dolore e del vuoto che può lasciare un piccolo angelo come lui, che per lui eravamo esattamente nulla, nella nostra vita. Ancor più mi porta ad avere risentimento e rabbia, l’indifferenza che, a distanza di un anno, ha visto fare tante belle promesse, tante belle parole ma di concreto nulla…
Parole gettate in pasto alla valle degli echi… parole che non sono in grado di annullare un dolore così forte, che non riescono e non riusciranno mai a dare giustizia, a colmare un vuoto così profondo e doloroso… Certo si deve andare avanti ma non è facile… Non lo è per noi, che appunto eravamo nulla per lui, figuriamoci per le persone che lo hanno desiderato, amato e voluto così bene anche vedendoselo strappare da un destino così ingiusto o a noi non chiaro nei suoi progetti…
Certo contro il fato non possiamo nulla, ma contro l’indifferenza e l’immobilità (o apparente tale) delle istituzioni possiamo molto! Occorre non smettere di chiedere che dalle parole si passi ai fatti, che il ricordo che a caldo aveva mobilitato così tante persone, non sbiadisca… Lo dobbiamo per noi tutti, perchè non succeda ancora, per rispetto di tutte le vittime e i feriti che nel tempo continuano ad alimentare le cronache dei giornali e, almeno noi che lo conoscevamo, lo dobbiamo anche per lui… il piccolo che aveva un sorriso fantastico e degli occhioni in cui ti ci perdevi tornando a tua volta innocente e felice bambino…
Un anno fa… giusto un anno fa… Che la gente ricordi, senza dimenticare quanto è stato sin qui fatto… (o promesso ma…)
Riflettiamoci su, rifletteteci su…
Buona giornata e buona vita bella gente….
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