In queste ore ne ho lette di ogni tipo…
C’è chi si lamenta dell’anno passato con post in cui fa resoconti, in cui elenca le difficoltà provate e vissute augurandosi un anno migliore…
Personalmente il mio pensiero va rivolto, come sempre contro corrente, a coloro che, specie nei periodi di feste e vacanze, sono fra le persone che meno si vorrebbe vedere e che si dimostrano essere invece importantissime…
Ondata di malanni vari, incidenti più o meno importanti e sempre e comunque persone che in qualche modo cercano di essere di aiuto e di portare sollievo o conforto, per quanto sia difficile…
Nei giorni di festa si pensa solitamente a sollazzarsi, a rilassarsi o a ogni bene possibile, trascurando, come chiaro che sia, quelle persone che nell’ombra lavorano sempre e comunque e a cui , spessissimo ci si dimentica di dire anche un solo e semplice grazie…
In questo periodo le farmacie sono prese di assalto con code più o meno lunghe per accaparrarsi anti piretici e/o rimedi per raffreddori e malanni di stagione…
In Pronto Soccorso, oltre al solito lavoro di (chiamiamolo impropriamente ) routine con le persone anziane che patiscono di diverse e disparate patologie, si aggiungono coloro che , anzichè andare dal proprio medico curante accorrono con maggior fiducia al nosocomio…
Persone che si fanno male in incidenti di varia natura… Dalle fratture scomposte, agli investimenti per strada, alle scivolate a terra, alle ferite fra tagli, botti o eccessi di vario tipo…
Mi sento di ringraziare quindi tutto il personale medico, paramedico e infermieristico (sopratutto), che in queste ore lavora in condizioni a volte critiche… non solo per le situazioni in cui deve normalmente agire…
La cosa peggiore è scontrarsi poi con l’indisponenza, la fretta, l’ignoranza (perchè di ignoranza si tratta spesso…) di coloro che non conoscendo dinamiche, difficoltà, procedure, valutazioni, pericoli, priorità e chi più ne ha ne metta…, si affretta a scontrarsi con chi si trova ad avere a che fare, spesso posto/a a filtro proprio in attesa di poter essere poi adeguatamente visitati/e e/o curati/e.
Quando poi tutto viene, si spera risolto o compreso, ecco che nemmeno si ha la riconoscenza nel proferire un grazie, un sorriso, una parola di scuse (se necessario…)
Spesso le code, e credetemi anche in queste ore le ho potute testare di persona, non sono dovute alla loro volontà ma alla difficoltà di poter agire come dovrebbero… Se poi ricordiamo le molte persone che anzichè andare dal proprio medico per le cose meno urgenti e/o importanti si fiondano in Pronto Soccorso con la pretesa di essere visitati/e e/o curati/e in meno di trenta minuti…. bhè tutto diventa comprensibile…
Anche in questo caso c’è da dire che può ben capire queste cose solo chi ci è passato/a di persona e ha provato con la propria pelle queste cose…
Il mio augurio va dunque rivolto, con questo post, a quelle persone che anche in queste ore hanno incrociato sguardi sofferenti, occhiate di disprezzo e rabbia… Sguardi di dolore, di pazienza, di richiesta di aiuto e pochi sorrisi o parole di ringraziamento..
Grazie a voi, di cuore! Mi auguro che per voi sia un anno ricco di soddisfazioni, di piacevoli sorprese e che magari, qualcuno/a leggendo queste righe o arrivandoci di proprio intelletto, sappia ripagare il vostro operato anche con un semplice GRAZIE.
Buona vita bella gente e, che siate in salute o meno, felice 2017 (e non solo lui…)