Seguono quanto proposto loro dal momento che le palpebre salutano l’avvento di un nuovo giorno, quando esci dal notturno quotidiano riposo, o pseudo tale…
I tuoi occhi, dal momento che ne hanno la possibilità, diventano telecamere con registrazione incessante e con il salvataggio di frames e di frammenti di una vita che scivola talvolta anche fuori dal nostro controllo….
Occhi che sanno odiare quanto amare, desiderare, stupire colpire, uccidere e impietosire, intenerire ma anche ben ferire… Strumenti di comunicazione che vanno oltre alle reali apparenze…
C’è chi li apre e ne gode quanto rappresentano trasmettendo dati e informazioni al cervello che poi le elabora in maniera adeguata a seconda dell’uso che ne dobbiamo fare…
Chissà quante cose vedranno i miei e tuoi occhi…
Quante cose sfuggiranno al nostro sguardo, alla nostra memoria, al nostro controllo…
E il pensiero si volge a coloro che vivono di immagini percepite e mai più viste per via di danni irreparabili alle loro preziose telecamere…
Non vedranno con gli occhi ma riescono egualmente a percepire, forse anche meglio di noi, aspetti che ai nostri occhi possono sfuggire…
E penso allo stupore di coloro che magari non hanno mai visto e riescono a innamorare di quanto riescono a percepire magari per la prima volta, riuscendo ad apprezzarne ogni singola sfumatura….
Con i cuccioli e i bambini appena nati/e si dice spesso “chissà di che colore avrà gli occhi…” cercando di indovinarne la sfumatura in base ai genitori e i parenti più prossimi….
Con e degli occhi ci si innamora, specie quando ci si vede riflessi nelle pupille della persona amata e si fa fatica a distinguerci e riconoscerci perchè da innamorati/e non siamo più noi stessi/e.
Con gli occhi si esplorano un numero imprecisato e indefinibile di immagini vive, catturate e in movimento…
Provate, per un semplice esperimento, a chiudere per almeno 180 secondi i vostri occhi…fatelo con l’ausilio di una benda o di qualcosa che sia in grado di impedirvi di vedere… e poi provate a proseguire nelle vostre normali attività (mi raccomando nulla di pericoloso o che implichi uso di strumenti e oggetti pericolosi…)
Provate a vivere per pochi minuti senza poter osservare ciò che vi circonda o l’ambiente che ben conoscete… A parte l0iniziale disagio vi ritroverete sperduti/e provando un senso di disagio non indifferente… Pensate quando vi muovete se doveste farlo senza poter osservare ciò che vi circonda…
Ora, fatto questo piccolo e apparente innocente gioco, provate a spalancare i vostri occhi e tornate ad apprezzare ciò che prima davate per scontato…
Aprite gli occhi! Fatelo non solo in maniera figurata ma realmente… Provate, proviamo a toglierci di dosso quella patina che ci siamo indossati come se fossero delle lenti falsamente protettive…
Proviamo / provate a tralasciare, specie con l’arrivo della bella stagione, l’attenzione fissa sui monitor di diverse dimensioni e/o formati… Torniamo a guardarci direttamente negli occhi, re impariamo a guardarci fisicamente e non solo virtualmente per mezzo di quanto compare sui vari social ma nella vita reale, senza filtri, senza poter adulterare o migliorare la nostra reale immagine…
Riscopriamo le tonalità delle nostre pupille e proviamo a perderci nuovamente dentro a degli occhi e non a perdere gli occhi dietro a uno schermo….
La vita ci propone tante immagini e che queste siano brutte o belle, meritano essere vissute con una definizione che nessuna tecnologia, al momento, è in grado di sostituire….
Torniamo ad aprire i nostri occhi come abitualmente facciamo ogni giorno ad ogni risveglio….
Scopriremo che è un’altro giorno, un’altra opportunità di vivere qualcosa di diverso…
…e quando ci sembra di stufarci della nostra monotonia, tentiamo di immaginarci bendati e di come possano vivere quelle persone che vorrebbero sicuramente poter godere della nostra vista e che sfortunatamente non possono farlo per i più svariati motivi e cerchiamo di non mancare di rispetto nei nostri e loro confronti mai….
Buona vita, buona visione e serena giornata bella gente… Namasté, Alé!