Vi segnalo una bella gita, facile nel percorso e decisamente bella sia per gli occhi che per l’anima…

La meta che vi consiglio, facile da raggiungere, è il lago di Chamolé.

Raggiungerlo è molto facile, tanto che il percorso è adatto non solo a bambini e persone anziane ma anche a mamme in dolce attesa e amanti dell’aria pura e della montagna.

Il percorso è molto facile, ben segnato e ricco di punti di sosta, specie per le categorie cosi dette a rischio.

Sul breve percorso si possono trovare diverse panchine che permettono l’osservazione, se si è pazienti, silenziosi e rispettosi di animali che fanno parte dell’ecosistema, come le grosse marmotte.

Ma partiamo con ordine…

A pochi chilometri da Aosta si può comodamente prendere l’ovovia. Questa sovrasta i vari percorsi che portano alla nota località sciistica e di downhill Pila.

Si può salire e scendere comodamente godendo di un panorama di tutto rispetto e con la sicurezza e la comodità di impianti che permettono di raggiungere la località di partenza senza grossi fastidi e sopratutto senza fatica..

Al termine della prima salita si raggiunge la stazione di arrivo, dalla quale, scendendo verso sinistra, o chiedendo informazioni, si può percorrere un percorso a piedi di un paio di minuti che porta alla tappa successiva ovvero alla seggiovia per la stazione di Chamolé.

Qui, utilizzando la seggiovia, si risparmia una scarpinata di circa un’ora e mezza / due ore e più (per chi è lento come me…) che porta proprio alla località Chamolé sita a 2371 metri.

Il percorso a piedi è ricco di altri bei incontri fra cui altri invasi e laghi, un alpeggio presidiato e una serie di locali che possono offrire “conforto” ottimo cibo e la possibilità di fermarsi a godere del panorama.

Nel salire con la comoda seggiovia, vi troverete a vivo contatto (chiaramente in estate) con gli sportivi e gli amanti del Donwhill che permette loro, per mezzo dei vari percorsi tracciati e preparati per loro, di scendere dalla montagna vivendo emozioni uniche e particolari, con diversi livelli di difficoltà e con tre principali percorsi da percorrere come meglio si crede…

Per principianti e persone non tanto pratiche di questa disciplina sportiva, ci sono anche istruttori che insegnano, seguono e aiutano a comprendere le particolarità dei percorsi e aiutano coloro che sono alle prime armi, ad affrontare in maniera corretta le vie scelte.

Una volta arrivati alla stazione di Chamolé vi troverete davanti a una croce stilizzata davvero bella e molto suggestiva… Sulla destra (dal lato di discesa della seggiovia) un locale pubblico che offre ristoro e possibilità di fermarsi a prendere comodamente il Sole e gustare pietanze ristoratrici… da qui si parte poi per raggiungere il lago di Chamolé…

Si parte quindi con una piccola risalita, poco impegnativa, che costeggia la montagna e che in pochi minuti porta alle prime panchine… La prima panchina si trova proprio nella conca che permette di vedere, se sono brave e non vengono disturbate, le paffute marmotte (dette anche Orso Topo)… Sono numerose e vivaci ma sopratutto molto attente e vigili… Si possono ascoltare nei loro numerosi avvisi che lanciano con i fischi di avviso che spesso si odono nel percorso che porta alle successive tappe.

Dopo circa 5 /10 minuti di comoda passeggiata, si raggiunge il lago di Camolé.

Splendido nelle colorazioni che variano dall’azzurro chiaro per poi assumere varie tonalità e sfumature…

Al suo interno ci vivono girini e pesci, trote, che qualche pescatore cerca di catturare di tanto in tanto…

Se si è fortunati si può ancora vedere ciò che rimane di una conca di neve ghiacciata e “rafferma” che incuriosisce tutti, grandi piccini e quadrupedi che vi trovano ristoro e un sano e lieto momento di gioco e divertimento.

Bella la ricca e rigogliosa flora e intelligente la posa di cartelli, sul percorso, con il gentile e corretto richiamo al rispetto e all’educazione de posto in cui ci si trova e al non voler insudiciare la montagna.

Se poi si è attrezzati, giustamente allenati/e e particolarmente volenterosi/e, ci si può avventurare, da lì, in percorsi decisamente più impegnativi e ripidi, quali , per esempio, il raggiungimento del rifugio posto in località Arbolle, che si inerpica sul lato destro della montagna, sino a scollinare per poi discendere sino al rifugio.

Secondo me, merita assolutamente una visita, specie per chi vuole godere di un panorama stupendo, di aria fina e di momenti di sano e splendido relax, immerso/a nella natura, godendo davvero di un piccolo grande angolo di Paradiso e sentendosi più vicini al cielo…

Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale love vda cliccando sulla scritta.

Io ve lo consiglio se venite in Valle d’Aosta! E mi riprometto di ritornarci, magari cercando di raggiungere proprio il rifugio Arbolle, magari dandovi poi informazioni anche su questo percorso…

Nel frattempo, buona giornata, buona vita e buona visione bella gente… Namasté, Alé!

 

Di fm-web

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