Io spesso inverto le lettere nelle parole e il guaio e che non sempre me ne accorgo.Questo avviene specie quando scrivo e tendo a farlo velocemente sulla tastiera. E’ imbarazzante e allo stesso modo la cosa mette anche a disagio in quanto, quando te ne accorgi o te lo fanno delicatamente notare, ti assale un senso di disagio, di imbarazzo che arriva a diventare spiazzante…
Ad esempio quando non guardo ne il monitor ne la tastiera è facile che io scriva un testo simile a questo: “Da uno stdiuo dlela Camrbidge Urnievristy, l’oridne dllee letetre in una paorla non ha ipmotranza, la sloa csoa impoanrtte é che la pimra e l’ulmtia sinao nllea pozisione corttreta. Tttue le alrte letetre pososno esesre totamletne diosrdiante e tu sarai sepmre in grdao di legegre sezna prolbemi. Quetso é dovtuo al ftato che il cevrello umnao non lgege ongi letetra ma la paorla glolabmnete.”
Diciamo che non sono proprio a quei livelli… però spesso capita di scrivere delle parole con le lettere invertite o semplicemente spostate e questo è inevitabilmente e indiscutibilmente un errore…
Credo che per certi versi sia anche colpa dei tempi moderni in cui viviamo… Mi viene in mente proprio il film tempi moderni di Charlie Chaplin… Per la fretta di fare velocemente le cose (in questo caso scrivere), si corre anche quando in verità non se ne ha la necessità (forse per abitudine…) e quindi si incorre più facilmente negli errori…
Mi dispiace per i e le puriste della lingua… per coloro che affermano che i correttori salvano la faccia (nemmeno salvassero la vita…), che rileggere (questo è vero avete ragione e mi scuso nel non farlo…) è importante…
Alla fine, nel bene e nel male, l’importante credo che sia capirsi no? A volte anche le cose scritte in maniera integerrima e prive di ogni errore di sintassi e forma possono risultare di difficile comprensione… Non serva poi a giustificarsi la frase facile “ma sbagliano anche i le Grandi firme, i Maestri della scrittura, i Giornalisti (e chi più ne ha ne metta…)”
Occorre ammettere quando si fanno gli errori e quando si va in difficoltà senza vergognarsene, forse accettando che siamo esseri umani, che non siamo infallibili (ed io men che meno…) e che alla fine l’importante (lo ribadisco nel caso ce ne fosse bisogno…) è capirsi… no?
Comunque per coloro che avessero difficoltà a capire… mi rendo disponibile a spiegare, laddove ce ne fosse bisogno…
Bella gente… come sempre… buona giornata, buona vita! Namastè! Alè!