No panic-o al Ministero nel leggere “traccie” nel titolo che presentava le prove scritte (facendo naturalmente chiedere a chi capitava sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione… se fosse incappato in un sito burla o cosa (giusto per non dire sito fake…))
Perchè no panic invece di no panico?
In questi anni si va perdendo il rispetto, anche in questi aspetti, della nostra lingua italiana! Sembra un paradosso specie dopo aver evidenziato l’errore evidente commesso dal Ministero…
E’ forse meno onomatopeico e di effetto la dicitura no panico che no panic o fa più figo e giovane togliere una vocale e strizzare l’occhio all’internazionalità del motto?
Certo, sempre polemico e a puntualizzare, ma andando avanti così, fra abbreviazioni telefoniche e simboliche e l’abbandono dei termini di uso comune, avremo di qui in pochi anni una lingua che già adesso risulta essere imbastardita e di molto, con buona pace dei puristi della lingua e dei suoi sacri padri…
Immaginatevi per esempio leggere la Divina Commedia con il linguaggio del cellulare, o con le abbreviazioni introdotte e riconosciute, aimè, ufficialmente… e come la Divina Commedia tanti altri testi… Sicuramente sarebbero più facilmente assimilabili ma a che prezzo?
A parte tutto… auguro ai maturandi e alle maturande che in questi giorni affronteranno un periodo indimenticabile di prova della loro vita, di farlo con serenità, senza panico e con la necessaria tranquillità… In fondo, lo dico essendoci passato in non più tenera età, non serve a nulla andare in panico… perchè giunti/e a questo punto… o le cose si sanno oppure no!
Vedrete che della vostra maturità vi resterà, comunque vada, un bel ricordo… che poi la vera maturità la si vive, crescendo, tutti i giorni affrontando il quotidiano e quanto i presenta, senza possibilità di recupero, senza crediti…
In ogni caso, che siate maturandi/maturande oppure no che sia una buona giornata, senza panic-o… e come sempre buona e serena vita… Namastè, Alè!