Quando fumano i camini, vuol dire che fuori inizia a far veramente freddo…

Te ne accorgi dalla coltre di fumo che si libra nel cielo e, sbuffo dopo sbuffo, segnano la presenza di una famiglia, di una stufa, di una qualche forma di calore che sfida il freddo incontrandolo uscendo dalle mura della casa in cui si rifugia e si propone cercando di scaldare i suoi occupanti…

Al calore della stufa, quella a legna, rimangono aggrappati quei ricordi di bambino che guardava con occhio interessato, lo scurirsi delle castagne e il loro mutarsi per passare dallo stato di crudezza a quello di bontà profumata…

Rimangono quei ricordi delle arance sbucciate, quelle con la buccia grossa, spessa, che poi posta sui cerchi della stufa, riuscivano ad essere i migliori profumatori della casa…

L’immagine del calore, della casa, di quel rifugio in cui ci rechiamo ogni giorno, a fine giornata lavorativa, ci dà quel pizzico di pace, di serenità, di speranza che il domani sia migliore…

Ci si rifugia volentieri in quel caldo, in quel tepore che , fra ricordi e realtà, ci riesce a scaldare le membra per poi cercare di addentrarsi oltre e solleticare il cuore, la memoria e non solo, e funge da copertina, come quella del personaggio dei Peanuts…

E’ arrivato il periodo giusto per quei piatti caldi di stagione che riscaldano… come la polenta, i vari formati di minetsre e minestroni, stufai, piatti e dolci da forno…. aromi, sapori, gusti , colori che animano le giornate, le serate e gli stomaci…

Al mattino, quando esci e vedi sbuffare i comignoli, ti soffermi a guardarli, un pò con magia, un pò con tristezza per i tempi passati e un pò con il desiderio di rientrare anche tu in un posto caldo quel tanto che basta per scaldarsi un pò…

Adesso, scusate, devo uscire… credo che con il respiro cercherò di vedere se si formano quelle nuvolette con cui spesso si gioca… intanto iniziate a coprirvi se uscite presto… i vetri delle auto si ghiacciano e l’aria si fa fina… è arrivato il freddo….