Tu salvala come puoi… Si tratta della tua vita, della tua cultura, del tuo sapere e di quanto è stato prima e sarà dopo di te…

Con i tempi che corrono è importante, visto quanto già accaduto in Paesi in cui incombe da anni una guerra senza fine, cercare di salvaguardare il sapere, quello che siamo stati, quello che abbiamo scoperto e come…

Lo si fa con le fotografie, lo si fa con le emozioni, si cerca di farlo con tutto dunque perchè non pensare anche alla cultura?

In Germania, vicino a Friburgo, c’è un complesso di tunnel sotterranei dov’è conservato in un grosso archivio di microfilm il patrimonio storico e culturale del paese, nel caso in cui una guerra o un grande disastro naturale mettessero in pericolo tutti gli altri archivi, musei e biblioteche esistenti.

E noi in Italia, che vantiamo di avere un patrimonio unico nel suo genere di cultura cosa abbiamo o stiamo facendo? Anche nei borghi più piccoli, quelli più sconosciuti, anche fra le nostre montagne c’è tantissima cultura e storie che meriterebbero essere preservate e salvate e invece….

I microfilm, che sono un supporto di pellicola fotografica, permettono di conservare i documenti in formato ridotto, da 15 a 48 volte rispetto all’originale; continuano a essere usati nonostante l’esistenza di supporti digitali perché per leggere i microfilm basta avere un po’ di luce e una lente di ingrandimento. Gli archivi digitali invece pongono parecchi problemi in una prospettiva futura: primo tra tutti quello dell’obsolescenza progressiva dei supporti fisici in cui sono contenuti, quella per cui oggi sarebbe estremamente difficile leggere i dati all’interno di un floppy disc.

Ancora una volta una bella idea che forse non sarebbe così tanto sbagliato provare a pensare di eguagliare in qualche modo… (sperando di non arrivare troppo tardi…) e di non trovarci in difficoltà come in altre situazioni in cui abbiamo perso per sempre storie, storia e cultura che verrà (chissà poi quando) sostituita da riproduzioni modello “made in China”…

Ne abbiamo un esempio anche in Italia di quanto il territorio fragile abbia posto, specie per mancanza di adeguati interventi di mantenimento e manutenzione, (ma anche per eventi naturali imprevedibili) a dura prova archivi (alluvione anni fa…), strutture (vari terremoti) e non solo…

Chissà quando ci accorgeremo di quanto stiamo perdendo giorno dopo giorno senza nemmeno accorgercene…


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