In questi giorni si stanno verificando dei paradossi davvero stupendi… Credo che psicoanalisti, psicologi e psichiatri abbiano materiale per un bel pò di tempo…
Partiamo dalle cronache. Muore un boss della mafia. Ha giusto fatto in tempo a festeggiare il suo ottantaseiesimo compleanno… Una serie di eventi malavitosi e di accuse di vario genere e tipo nel suo curriculum vitae… Più Famiglie che hanno affiancato la reale famiglia (quella che conosciamo anche noi nel suo significato più nobile…)
Alla sua morte ci sono persone che hanno gioito, altre che sono rimaste indifferenti, altre che hanno avuto (e mantengono) una forte paura, altre che ne elogiano la figura il passato e la storia….
Analizziamo alcuni di questi sentimenti…
Gioia: per il fatto che sia morta una persona che a sua volta è stata causa, diretta e/o indiretta, della morte di molte altre persone… Una sorta di sentimento di giustizia, di rivalsa, di rivincita, di sollevamento dello spirito… un dolce/amaro che rende per certi versi quanto è stato tolto se non fisicamente spiritualmente…
Indifferenza: specie quella dei più giovani… gli ignoranti, quelli che nn sanno chi era, cosa e chi rappresentasse e cosa ha fatto… coloro che non ne hanno mai sentito parlare se non per le serie televisive, per i telefilm, per le cronache che, scemando, si sono andate ad occupare del personaggio…
Paura: coloro che anche solo marginalmente hanno avuto a che fare con quel nome, con le sue vicende, con le sue storie,… che ne hanno conosciuto la pericolosità, il peso, la minaccia (che per altro continua anche dopo la sua dipartita… sia nel determinare chi sarà il suo “degno” successore, sia per quanto potrebbe scatenarsi da qui a chissà quando….)
Sono tante le situazioni, le possibilità, le casistiche che potrebbero riaccendere, ri alimentare quel periodo di orrore, di dolore, di morte che ha caratterizzato un dato lasso della storia di questo nostro Paese…
Rispetto: da parte di coloro che, sotto la sua protezione, appartenenti ad una o più Famiglie, con diversi ruoli, evidenti o di margine, hanno partecipato a rendere la sua figura quello che è oggi… un paradosso…
Eccoci dunque agli ultimi paradossi…
Un uomo di quel calibro, che ha impegnato per anni la sua vita a combattere lo Stato, a piegarlo al suo volere/potere, che ne ha estirpato uomini, straziato famiglie, uccidendo uomini che hanno pagato con la loro vita la fedeltà alla Patria, allo Stato appunto, oggi gode della protezione di quello stesso Stato che combatteva da vivo…
Ecco il paradosso più grande, questa forma di urlo soffocato che meriterebbe voce… Come quando volutamente persone strisciano le loro unghie sulla lavagna sapendo di creare quel fastidioso suono e reazione nei confronti di chi ne soffre…
Ecco il perchè della mia immagine per questo post… Il bene, che ha sempre subito le angherie, le cattiverie del male, il suo impegno nella battaglia senza rispetto di regole o senza regole appunto, che vede, una volta sconfitto, il bene a proteggerne la figura , quasi a voler concedere perdono….
Lo stesso Santo Padre, il Papa, ha scomunicato questi uomini che si sono macchiati di questi atti tremendi… se poi, a maggior ragione, non c’è stato pentimento alcuno, durante il loro percorso terreno, non verrà concesso loro l’ultimo saluto in chiesa…
Uomini appartenenti ai corpi di Polizia, stanno in queste ore, credo con un contorcimento di budella incredibile, proteggendo la privacy dei familiari del noto personaggio, al fine di garantire sicurezza sino al suo ultimo domicilio terreno…
A che prezzo (mi chiedo io) ? Non mi riferisco solo al prezzo reale economico, quantificabile, ma anche quello emotivo, emozionale… Appartengono ai corpi di Polizia a cui hanno causato perdite insostituibili… Quanto dolore? Quanto contrasto interno? Credo si assapori in bocca quel dolce/amaro che arriva a nauseare…
I familiari, coloro che si sono recati a visitare la salma, a reclamare la presenza degli uomini della Polizia a voler far rispettar la loro privacy, il loro dolore? (se non è un paradosso questo!)
E chi c’era a proteggere, a evitare il dolore di tutte quelle persone che hanno versato tutte le loro lacrime per aver perso un padre, un marito, un figlio, un parente caro, un amico/a per opera proprio del loro caro estinto? A quelle persone, che hanno diritto al rispetto e al loro dolore, chi ci ha pensato?
Forse è vero che la Giustizia Divina, più di quella fallace e penosa terrena, riesce a fare ciò che gli uomini e le persone non riescono a fare…. chissà… Forse è proprio vero che il tempo è l’unico gentiluomo… (magra consolazione in verità…)
Ah! A proposito di ultimi paradossi… Allego un estratto della loro definizione estrapolata da wikipedia… per il resto fate un pò voi…
Un paradosso, dal greco παρά (contro) e δόξα (opinione), è, genericamente, la descrizione di un fatto che contraddice l’opinione comune o l’esperienza quotidiana, riuscendo perciò sorprendente, straordinaria o bizzarra; più precisamente, in senso logico-linguistico, indica sia un ragionamento che appare invalido, ma che deve essere accettato, sia un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione.