La pubblicità è l’anima del commercio….” Cosi si dice no? Come anche ” nel bene o nel male basta che se ne parli…” ma siamo proprio sicuri che tutto paghi?

In questi ultimi mesi si è parlato tanto di Valle d’Aosta (nel bene come nel male…)

Ci sono state fortunate produzioni televisive e cinematografiche che hanno alimentato i social in strani strali per località a cui è stato cambiato il nome, luoghi che hanno visto (per necessità di produzione) nomi variati… Apriti cielo! Tutti a infervorarsi sui vari canali social per poi, dopo alcune settimane, rimpiangere l’assenza del personaggio televisivo che catalizzava l’attenzione e gli ascolti….

Si è parlato ampiamente dei costi dei politici valdostani (che ben presto è andato a finire nel dimenticatoio…) per poi dare spazio alla presenza e alla quantità dei forestali e delle loro funzioni…

Persino la pubblicità decanta dei nostri prodotti e peculiarità tanto da incuriosire orde di turisti a raggiungere la nostra regione e poi????

Vi ricordate le pellicole degli anni ’80 e ’90 che vedevano protagoniste le nostre montagne e località nei vari film cine panettoni e non solo?

Le serie televisive di rilievo realizzate fra i nostri monti, i reality creati su misura, i capodanni festeggiati in diretta, le vicende di cronaca, tutte le manifestazioni canore che nel tempo sono andate a scemare sino a scomparire come reperti archeologici di un tempo felice che fù?

Recentemente show culinari, personaggi e ospiti di vario genere e tipo ai vari quiz a premi, a programmi prestigiosi, in manifestazioni e non solo risollevano la presenza della nostra Regione sul piccolo grande schermo…

E poi ci sono discussioni come quella che ha coinvolto il giornalista Guido Meda con una ristoratrice locale.

Dapprima silenzio su nome e cognome e poi, come spesso capita, compaiono pubblicati i dettagli della vicenda e dei protagonisti perchè nell’epoca perniciosa in cui viviamo, la curiosità e la passione per le critiche e/o alimentare discussioni locali aiuta a dimenticarsi di precauzioni e rispetto per categorie e lavoratori e lavoratici in genere…

Così capita che il giudizio sui social, nuove indiscusse frontiere pseudo-ufficiali, con sui ci si sfoga, dimenticandosi il nutrito seguito, e ci si lascia andare a parole, magari anche giuste, ma che meriterebbero maggiore attenzione (anche nel rispetto dell’operato di altrui persone e valutando bene le conseguenze che queste portano…)

I giornali e i media locali, come anche io adesso, ci si sono buttati addosso… ma la domanda a cui sarebbe bene rispondere è la seguente: ” ma siamo proprio sicuri che sia questa la pubblicità che meritiamo o che desideriamo o stiamo cercando???”

Ci si mette dei mesi se non degli anni per conquistare una certa clientela… tempo, investimenti di denaro e di formazione e poi, magari, per recensioni discutibili o per commenti piccati, sebbene anche giusti, ci si imbatte in pagine cartacee e web di critiche e di difese che lasciano inevitabilmente il segno…

E’ indubbio che vi siano operatori che dovrebbero imparare a valorizzare il loro prodotto e puntare anche sull’eccellenza dei servizi e sulla qualità di quanto offrono… anche perchè queste vicende penalizzano pesantemente tutta la categoria che vede poi, proprio per l’eco fatto dai media, coinvogliare il turismo su altri luoghi…

Mi fa specie che giornalisti come Meda abbiano segnalato di sentirsi come dei bancomat.. personalmente pensavo si riferisse ai costi delle nostre autostrade (aumentate ancora come ogni anno), o della situazione dei servizi pubblici che interessano anche e non solo le zone turistiche… Pensavo si concentrasse su altre situazioni sicuramente più meritevoli di attenzioni e di critiche giuste quanto doverose…

Si dice anche che “una rondine non fa primavera…” e questo dovrebbe bastare a chiudere la polemica che, come nelle migliori questioni di questi anni, si conclude con un bel #selfie, sorrisi e pace fatta a favore dei media…

Ma è proprio questa la pubblicità che serve alla Valle d’Aosta, ai valdostani, agli operatori e le operatrici che si impegnano per rendere desiderabile visitare la nostra Regione?

Mah!

Che dire? Personalmente sono concorde sul fatto che vi siano indubbiamente operatori e operatrici che devono aggiornarsi, imparare alcune finezze e prendere spunto da coloro che sanno fare meglio di loro… ma, fortunatamente, non tutto è da buttare!!! Anzi!!!

E’ questa la pubblicità di cui abbiamo bisogno?

Non ci sono solo punti critici ma anche eccellenze di tutto rispetto… Andrebbero, con la stessa foga e veemenza con cui si è trattato il tema, valorizzati e pubblicizzati… per rispetto, correttezza e coerenza… (ma chiaro fa più notizia sparlare o parlar male che dedicarsi a decantare e apprezzare….)

Che dire? I casi possono capitare, spiacevoli, criticabili, da segnalare… ma esiste tanta eccellenza che andrebbe adeguatamente valorizzata… Onore a loro e al loro lavoro…

Come sempre… buona giornata .e buona vita (e nel caso vacanze…) bella gente…

Di fm-web

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