Appartengo alla generazione che si divertiva con poco, e già si può ritenere fortunata, perchè quel poco era all’epoca tanto rispetto altre generazioni.

Pezzi di legno diventavano pareti per strade, costruzioni particolari o muri da abbattere con le biglie. Una macchinina in metallo piccolina, se rossa, diventava il Generale Lee e faceva mille e mille peripezie…

La bicicletta era un qualcosa di insuperabile, come divertimento e come metro di sfida con amici e compagni di scuola.

Si giocava a calcio ovunque, in barba alle varie LAR, alle regole, alle conformità dei campi e degli arbitri, senza divise e senza supporto medico, specie quando si capitombolava per terra e le ginocchia ne portavano i segni…

I pantaloni si strappavano sempre nei momenti meno opportuni all’altezza del cavallo e portavano indegnamente alla ribalta delle varie madri, le azzuffate, le ruzzolate sull’erba e gli sbreghi non voluti  e accidentalmente ricavati dalle varie avventure… All’epoca non era di moda avere i pantaloni strappati altrimenti nonne o mamme si prodigavano immediatamente a rattoppare o cucire gli strappi…

Ci si divertiva davvero con poco. A volte bastava la scorza dei formaggi per ricavare palline di simil pongo, oppure delle semplici monete di formati diversi su una superficie piana per improvvisare un pseudo campo di calcio per giocare…

Era l’epoca in cui i succhi di frutta avevano nei tappi le bandiere e si collezionavano e si scambiavano come le figurine dei calciatori o ce li si giocava in disparate e simpatiche quanto roccambolesche prove…

Altro che social, facebook, snapchat, twitter e chi più ne metta… Lì si che eravamo sociali nel reale perchè ci divertivamo, ridevamo, litigavamo ma eravamo veri amici davvero e non numeri di cui vantarsi in cene grigie e tristi… riuscivamo con poco a trasformare e colorare la nostra vita e le giornate di mille e mille colori…

Vero… segno del tempo che corre… 

Vero… segno che anche la nostra testa era piegata, ma non davanti a un monitor di cellulare, ma alla ricerca di monetine per terra per comprarci caramelle o ghiaccioli…

Vero… sto diventando vecchio… specie nel guardare ai bei tempi… 

Già… bei tempi quelli…


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2 pensiero su “Bei tempi…”
  1. Sono d’accordo con te bellissimi tempi e ringrazio per aver vissuto quei tempi e non questi attaccati ai social che io dico sempre se usati in modo intelligente sono utilissimi. Non so non basterebbe una giornata parlarne, però penso che più si ha e meno ci si accontenta perché si sa di poter avere di più forse una volta quello era e ti accontentavi vivevi di più il presente. È la società che ormai ti impone l’uso di questi social ma poi il punto di riferimento sono i genitori che dovrebbero fare i veri genitori perché un bambino non ascolta ma imita quindi dire a tuo figlio metti giù il telefono mentre tu stai davanti tutto il giorno è un controsenso.

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