Da tempo vorrei scrivere su di lui… lui che è abituato a scrivere degli altri e di quanto ruota, solitamente ma non solo, nello strano, è dir poco, universo politico no-strano..
Ho avuto l’onore di conoscere Daniele per questioni lavorative e posso garantirvi che per quanto abbia una penna e scrittura sciolta, liscia, senza peli sulla lingua ma sapendola sguinzagliare e utilizzare, lessicamente parlando, molto bene, tende a rimanere abbottonato e tendenzialmente schivo, specie con le persone con cui ha poco a che fare…
Riesce ad essere sagace, pungente al punto giusto portandoti a riflettere, ma anche strappando una risata, amaramente ironica, senza farsi trasportare facilmente dalle “onde emozionali” che spesso coinvolgono quanto avviene nei palazzi e ancor più nei retroscena…
Alla domanda:”cosa vorresti si dicesse di te? Cosa ti caratterizza?” la sua risposta è stata “Odia le categorizzazioni e le etichettature”…
Se lo si incontra per strada sembra perennemente serio, preso fra i suoi pensieri con quel fare da investigatore privato sapientemente in appostamento per carpire notizie e strappare, fra un sorriso e una battuta, indiscrezioni che inesorabilmente sa leggere fra le righe e le pieghe di un normale discorso…. Il che lo rende più misterioso, anche se in realtà ad ogni incontro non nega mai un sorriso che si accende su quel viso che esteriormente mostra un ragazzo/uomo sicuramente molto serio, ma che al suo interno mantiene vivo quel ragazzino bricconcello che non può trasparire…
In momenti impensabili ho potuto, privatamente, apprezzare la sua sagacia e calma, specie quando molte altre persone davano per scontate alcune vicissitudini e eventi… La calma e il non farsi fregare dall’apparenza… Saper aspettare e cogliere al momento opportuno quegli elementi che poi danno ragione nel lungo trascorrere del tempo e che fanno ancor godere di più di non aver proferito la famosa frase “che ti avevo detto io?”… e sapere perfettamente di averla pensata… senza cadere nella trappola dettata dalla fretta dello scoop facile ma ancor più falso….
Non è facile districarsi in un ambiente particolarmente nebbioso, dove spesso, ciò che appare non corrisponde alla realtà e dove si rischia sempre più di finire in trappole create appositamente per far perdere di credibilità chi si impegna, con non poca fatica, a trasmettere quanto vive e vede con i propri occhi, talvolta andando oltre alle semplici evidenze e facili apparenze, ma andando a scovare dietro alla notizia e gli eventi…
Posso dirmi quindi onorato di aver avuto la possibilità di conoscere Daniele e di averne potuto apprezzare queste doti lavorative. Non cado nella trappola del definirlo giornalista non amando lui le categorizzazioni ma mi piace vederlo come sapiente osservatore di questo strano anzi valdo-strano mondo politico nostrano…
Mi piace immaginarlo seduto comodamente in una sedia di vimini, con un bel sigaro in una mano e nell’altra un bel boccale di birra fresca in piena estate in una spiaggia ben distante dalle varie scrivanie, cassetti, ribaltini e ribaltoni più o meno di comodo e di facciata che in questi ultimi anni lo hanno impegnato e non poco….
Mi rimane una speranza, credo vana dopo queste mie righe…. di poterlo continuare ad annoverare fra le mie amicizie e chi lo sa… magari di ritrovarci un giorno d’estate davanti a una bella birra fresca, insieme a suoi vari colleghi, magari guardando una partita dei mondiali in cui giochi l’Italia….e ridercela di gusto di tutto il resto….