“Ciao! Oggi com’è andata?” Credo sarà questa la frase del giorno.
Solitamente la si pronuncia quando si arriva a casa o arrivano a casa persone a noi care e di cui ci interessiamo per capire non solo il loro umore, ma davvero come hanno affrontato le vicissitudini della giornata.
Quando si rientra in attività, sia essa scolastica, lavorativa o comunque nella routine del quotidiano abituale, questa frase è quasi d’obbligo.
Via via che le giornate si susseguono e gli eventi si ripetono può rimanere una bella e gradevole abitudine per alcune persone, mentre per altre può risultare essere una domanda assillante, quasi opprimente, specie per chi il proprio quotidiano lo vive male o con difficoltà.
Rientro dalle vacanze a scuola o lavoro.
Mi immagino le risposte. Ragazzi e ragazze contenti/e del rientro per aver ritrovato amici e amiche lasciati alcuni mesi or sono, meno nell’aver scoperto che magari sono cambiati dei docenti o che c’è sempre quel docente che risulta essere più difficile rispetto agli altri con cui rapportarsi…
Mi immagino anche professori e professoresse alle prese con la suddivisione degli studenti in capaci, bravi, difficoltosi e problematici (solitamente questa è la suddivisione narrabile degli elementi che compongono le loro classi)
Non entro nei dettagli dei dialoghi, anche se me li immagino sia dal lato studenti che dal lato insegnanti e credo che alcuni sarebbero davvero divertenti…
Sebbene sia a volte traumatico, quanto anche il contrario in taluni casi, anche nell’ambito lavorativo funziona nella stessa identica maniera…
Non ci saranno studenti e professori, ciò nonostante esistono persone con cui ci relazioniamo con maggior facilità ed altre con cui sorridere diventa difficile, ma necessario per una sana convivenza e una sopravvivenza per i mesi a venire…
Riprendono le attività per la maggior parte delle persone…
Le giornate ancora calde, ebbene decisamente più corte rispetto ai mesi lasciati alle spalle, fanno rimpiangere quei momenti spensierati che già ci si preoccupa di cercare di replicare con un occhio volto al calendario alla ricerca di nuove opportunità per “staccare la spina” quando ancora bene non si è ancora ripreso…
Si saluta la stagione della leggerezza, della spensieratezza, delle belle giornate e ci si prepara più o meno volentieri alle giornate uggiose, a quelle in cui si guarda nostalgici dalle finestre il tempo che fuori volge verso l’autunno e poi l’inverno…
Non è ancora ora. Non è ancora il momento… Lasciatemi, lasciateci godere ancora del Sole, di questi giorni…. Ci sarà tempo e modo… Adesso ancora no…
Intanto buon anno scolastico a chi oggi riprende le attività da promosso/a, da primino/a o da rimandato/a o bocciato/a…. poco importa…
Vi auguro di cuore che sia un bell’anno e che lo possiate trascorrere bene e serenamente, che siate sia dal lato della lavagna o da quello dei banchi (studenti o insegnanti/docenti)…
E per chi lavora?… Bhè che sia una ripresa (per chi non ha ancora ripreso le sue attività, ma anche per chi le ferie o la pausa già se l’è dimenticata…) serena e tranquilla, senza pesi o grossi problemi e pensieri….
Perchè ci sia ogni giorno, in ogni condizione, il piacere di ritornare a casa e sentirsi dire e dire a nostra volta “Ciao! Come ti è andata oggi?” ….