Lo si sente dire, a volte urlare, specie nei corridoi dei vari reparti dei vari ospedali…
Anni di studi, di padelle, di persone di ogni tipo, di gavetta, di paura di sbagliare, di sorrisi e di pianti più o meno evidenti…
Passione, dedizione, studio… ore e ore di studio…, amicizie e simpatie, discussioni e emozioni… il tutto vissuto con turni che spesso vanno oltre a quanto normalmente pianificato e stabilito.
Un campionario di pazienti di ogni tipo, che spesso si dimenticano della loro definizione, pazienti, che chiamano, chiedono, si lamentano e talvolta riescono anche a far saltare le staffe… quando di contro si trovano anche persone che regalano sorrisi, che riescono a emozionare, che aprono il cuore e che in fondo vanno oltre al classico rapporto paziente infermiere/a.
E’ bene dirlo, riconoscerlo, saperlo e apprezzarlo… Esistono tante figure professionali di cui nemmeno si parla, di cui spesso ci si dimentica, a cui andrebbero riconosciuti i meriti del loro impegno e operato e invece…
Credo non sia facile fare quel tipo di mestiere perchè occorre anche temprarsi, reagire alle varie prove che i casi, i pazienti, i medici e tutto l’ambiente che compone il luogo di lavoro, presenta alle persone appartenenti a questa categoria.
Ho avuto a che fare con diversi infermieri e infermiere in questi giorni e devo dire che non li invidio…
Non invidio il loro mestiere, la loro vita… ma li rispetto profondamente e cerco sempre di rapportarmi con loro con gentilezza e con un sorriso, proprio perchè posso solo lontanamente immaginare…
Sono stato diverse volte paziente, dall’altra parte della barricata, e posso dire di aver sempre avuto la fortuna di incontrare sul mio percorso, persone gentili e capaci o quantomeno che ci mettevano passione e amore nel loro lavoro…
Se vi capita di avere a che fare con loro, per quanto possano risultare “antipatici” quando si presentano con medicine, terapie, siringhe o altro… Quando si presentano per controllo, prelievi e cose dolorose o fastidiose… A loro viene affidato anche questo ruolo che, è certo, non sempre le mantiene sotto la giusta luce…
Comunque sia… anche questa sera, fra un corridoio e l’altro si sentirà qualcuno che chiamerà , quando meno te lo aspetti… “infermiera…..”