A suo tempo, anche se poi non così tanto distante da ora, anche io ho affrontato la maturità… Tranquilli/e, non quella celebrale, ma quella da studente…

Ne sono uscito con un onesto 61, sudato, meritato e forse anche un pò stretto rispetto a quello che sono stati gli sforzi per ottenerlo (oltre che i risultati nel percorso…) Ma di questo poco importa…

In realtà, provo una enorme tenerezza e un pizzico di tristezza nel vedere i giovani di oggi dover affrontare l’esame di maturità con le stesse, medesime ansie che ho provato io anche se in tempi e modi e con pensieri nettamente diversi…

L’esame di maturità cambia… come spesso cambiano esami di questo tipo…

Per l’ultima volta i maturandi dovranno affrontare la terza prova: dopo quasi vent’anni, infatti, nel 2019 il cosiddetto “quizzone” sarà sostituito da prove Invalsi, il cui esito non sarà considerato ai fini del voto finale.

Con la terza prova, agli studenti è stato richiesto di dimostrare le loro competenze nelle materie scelte dalla commissione (il limite è sempre stato di cinque materie, escludendo quelle già oggetto di valutazione nelle prime due prove) su argomenti studiati nel corso dell’ultimo anno scolastico.

Dal prossimo anno scolastico, a seguito dei decreti voluti nel 2017, la terza prova verrà rimpiazzata da un test Invalsi, svolto al computer un paio di mesi prima degli esami e mirato a sondare le competenze dei maturandi in italiano, matematica e inglese.

Tra le ulteriori novità che riguarderanno i maturandi dal 2019, la centralità dell’alternanza Scuola-Lavoro: essa diventerà requisito necessario per l’accesso all’esame, essendo già entrata a pieno regime dall’anno scolastico 2017/2018. Per l’ammissione alla Maturità, inoltre, occorrerà avere la sufficienza in tutte le materie (condotta inclusa).

Nessuno sconvolgimento per le commissioni, che resteranno formate da tre commissari esterni, tre interni e un presidente esterno.

Il mio 61 per intenderci non è dovuto solo al mio percorso scolastico ma anche alla zampata delle due commissarie esterne che erano particolarmente indiavolate con noi e che hanno fatto sentire indubbiamente il loro peso, arrivando a chiedere anche cose che in realtà non erano state ben trattate o sviluppate nel nostro percorso serale che era differente da quello diurno a cui facevano riferimento….

Poco importa… Onesto e meritato… più che meritato… quindi ne sono assolutamente orgoglioso!

Grazie a chi mi ha permesso di raggiungere quel risultato, dagli/dalle insegnanti, a compagni e compagne di corso e a chi, nella vita del quotidiano mi ha supportato e sopportato…

E’ stata una bella avventura e ne sono felice e orgoglioso… Da buon ragioniere, sono orgoglioso di me!

Chiudo questo intervento dicendo a maturandi e maturande di viversela fino in fondo e di godersela perchè quel tipo di maturità (quella scolastica almeno) come tante altre cose, arriva e si vive una volta sola… quindi godetevela a pieno!

 

 

Di fm-web

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