Siamo nel 2018… Ci tengo a precisarlo per quanto vi scriverò nelle prossime righe…
Mentre il mondo ci innonda di tutto e di più, senza filtri particolari, senza troppi veli e censure, ecco che ci ostiniamo a cercare di far osservare delle regole che vengono facilmente aggirate… Non perchè queste regole siano poi sbagliate, ma bensì in qualche modo, risultano superate dai tempi e dalle tecnologie…
Bambini piccoli che smanettano con cellulari di ultima generazione mentre i genitori cercano di effettuare quella nostalgica forma di comunicazione che è la parola, scambiandosi qualche suono fonetico fra di loro…
La televisione, obbligata a mostrare bollini modello semaforo per distinguere i vari contenuti dei programmi e poi ti accorgi che, se i canali principali presentano programmi adeguati, se ti spingi ai canali più periferici puoi vedere di tutto di più anche in fasce da fascia protetta (ok li vedi ma hanno almeno il bollino rosso scusa!)
Capita che in manifestazioni pubbliche si chieda, come nel passato, di cercare di censurare canzoni di pubblico dominio, che utilizzano termini come nel testo di “una vita in vacanza” dello Statuto Sociale (che per altro ha partecipato al Festival della Canzone Italiana, sdoganando di fatto la parola “coglioni”, come a suo tempo il “vaffanculo” di Marco Masini e via discorrendo…
Ci si preoccupa di limitare l’uso di “certi” termini quando sono proprio i ragazzini e le ragazzine a pronunciarle e a risultare sicuramente più svegli delle censure e dei labili controlli genitoriali e istituzionali…
Bambini e bambine che non esitano a scatenarsi , con la forza del gruppo, in comportamenti che vengono censurati e giudicati male e che avvengono semplicemente quando sono in compagnia e si lasciano esprimere sul modello che hanno ricevuto osservando il mondo spesso contrastato dei grandi a cui fanno riferimento, alla tv, a ciò che trovano in giochi, in simulazioni, su internet….
Sia chiaro, non mi sto scatenando contro la censura, che romanticamente ricordo come nel film, “nuovo cinema Paradiso”… ma su certe scelte, su quella forma di falso bigottismo e protezionismo che è superato dai tempi e deborda cercando di tenere testa a quelle generazioni che invece circumnavigano filtri, blocchi ed altro…
Di sicuro il politicamente corretto viene glissato, e mi riferisco ai comportamenti e a certe scelte che ben esulano dal mondo politico… (quello è un mondo a parte e vergognoso a sè….)
Quindi, cari esperti di comportamenti psicologicamente e politicamente corretti, mettetevi l’anima in pace e più di preoccuparvi delle parole contenute in canzoni che fanno parte dei fenomeni di massa e che si cantano in maniera spensierata, cercate di essere più attenti/e a ciò che accade sotto i vostri occhi distratti da tanta (forse anche troppa) teoria e dalla poca pratica….
La nuova generazione ci mangia la pasta in testa e se non si fa attenzione riesce a prenderci in giro non solo nei filtri imposti in maniera discutibile, ma anche nella realtà dei fatti (e le cronache ne danno continuamente e in modo crescente testimonianza…)…