Si inseguono, nel corso della nostra, moneti vari e diversi fra di loro…
Momenti in cui i silenzi sono doverosi e pesano come macigni… silenzi che nessuna parola, anche se urlata, riescono a squarciare e a scalfire… Silenzi che sanno far male, tanto, troppo forse, ma da cui si deve uscire e riemergere, avendo combattuto proprio con quei silenzi e quei momenti di imbarazzante quanto tuonante eco di pensieri, riflessioni e  tutta la serie di ragionamenti, più o meno contorti, con cui si ha inevitabilmente a che fare…
Esistono anche , fortunatamente, momenti di estrema gioia e di vita rumorosa, caotica, disordinata e festosa…
Sono momenti altalenanti che riescono a farci valorizzare sia la potenza quanto il valore sia del silenzio che del caos… Sono come il giorno e la notte che si susseguono, si inseguono e tutto il resto è nel mezzo, di varia durata e intensità…
Silenzi di dolore squarciante, di isolamento, di distacco, di sofferenza e di desiderio di ritrovarsi in un abbraccio sincero, caldo, vero, affettuoso e non di circostanza…
Quei silenzi che a volte sono da vivere da soli, con la sola compagnia di se stessi e tutto il mondo che ci circonda, frenetico e apparentemente indifferente, non ci riguarda, non ci interessa, non ci rende partecipi aumentando così quel forzato e forzoso distacco dalla realtà, a volte voluto, a volte improvviso, a volte imposto e anche malamente…
Come nei periodi di quaresima in cui solitamente si è più misurati arrivando dai festeggiamenti dei carnevali passati e in attesa si arrivi alla Pasqua, alla prima-vera e al risveglio della natura da un inverno particolarmente freddo, dentro e fuori…
Ecco. Ecco quindi confinato in queste parole il significato di alcuni silenzi… Di grazie magari non ben pronunciati, scontati ma dovuti e di cose varie che non sto qui a dire ora… in attesa di una nuova e fiorita, serena, primavera….

Di fm-web

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