4 marzo 2018 / 8 maggio 2018
Si fa la storia. Una storia a dir poco vergognosa.
Io non mi sento rappresentato da voi!
Da voi che mi avete portato a votare, a esprimere una scelta, a darvi fiducia (mal riposta) e a vedere che della mia scelta non riuscite a farvene nulla…
Perdita di tempo inutile. Sperpero del denaro pubblico, anche mio, anche tuo, di te che leggi questo post!
Tante parole… tante tattiche… tante prese in giro e quindi? Nulla di fatto!
Tornare a votare? E del mio voto del 4 marzo? A chi devo chiedere i danni?
Si perchè, giusto per ricordarlo, tornare a votare ha un costo che grava su tutto il Paese, su tutta la comunità … sia quella che si esprime che quella che, per sua scelta, non vota (ed eccone i risultati….)
Sotto scacco? No sotto ricatto! Vergognatevi!
Siamo sotto ricatto dell’aumento dell’IVA, di stallo e blocco di date e tappe importanti, di far ricadere il Paese (quindi tutti noi…) in quella crisi che, pare, ci si sta lasciando , con molta fatica, alle spalle…
Adesso, per la vostra incapacità , per la vostra cocciutaggine, per i vostri interessi di potere, di ruolo, di facciata, avete il coraggio di farmi/farci ritornare al voto con la speranza che vi si dia ancora e ancor più potere e fiducia?
Avete proprio una bella faccia… un bel coraggio…. ma vergognatevi… tutti! Perchè io mi vergogno di voi, e vi ho votato! E vi ho riposto fiducia, speranze e affidato speranze di un futuro, il mio ma non solo, che invece risulta sempre più essere fosco e nebbioso e problematico per tutti/tutte noi!
“La prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto” dichiara il Presidente Mattarella (è ha amaramente ragione!)
Leggendo fra le righe, dichiara apertamente che il voto di chi ha espresso un proprio parere, non vale nulla, non viene considerato, non vale niente…
Come sempre, tutti vincenti, tutti vincitori (o presunti tali…) ma alla fine i veri perdenti… (di tempo, di credibilità , di soldi e di valore…) siamo sempre solo noi!!!
Aveva ragione quel gran santo uomo che a suo tempo, insospettabile per altro, diceva “Ricordati Marco… può cambiare il colore del carro…, ma i somari che lo tirano sono sempre gli stessi…” ed io, ancor più alla luce di quanto sta avvenendo, mi sento sempre più ciuccio e amaramente somaro….