Capita quando meno te lo aspetti… Non ci si pensa mai a sufficienza e in realtà anche se crediamo di essere pronti o preparati, alla fine , non è così…
Se ne parla distrattamente, un pò per scaramanzia, un pò perchè ci si augura che non debba mai capitare a noi…
E’ notizia di ieri. Un solo donatore ha salvato nove vite. Una giovane donna, a causa di una emorragia cerebrale – di cui i familiari avevano testimoniato la volontà di donare gli organi. Così persone diverse si sono ritrovate unite da un destino comune.
Transizioni di vita… mutazioni che avvengono quando, pensando a un dopo, si fa una scelta che porta a questi risultati.
Questa mia riflessione non vuole assumere un tono di giudizio o di polemica alcuna ma semplicemente far riflettere, laddove ce ne fosse ancora bisogno, su un tema abbastanza tabù nel nostro Paese… Come per tante altre tematiche, di cui si parla poco sia per paura di esporsi sia per paura dei giudizi degli altri o per semplici pregiudizi tramandati come forma di educazione o per motivi religiosi o altro ancora…
Questa povera donna è mancata. Se i suoi parenti, anche nell’attimo del profondo dolore, non avessero testimoniato la volontà espressa in vita di donare i suoi organi, la sua morte non avrebbe avuto lo stesso significato e valore che ha assunto con questo gesto.
La sua dipartita poteva rimanere confinata nel dolore delle persone che la conoscevano e tutto terminava di lì a pochi giorni… (quantomeno fisicamente..) invece…
Se è pur vero che lei è morta, in realtà vive ancora e con lei anche altre nove persone che, grazie alla sua scelta, possono proseguire la loro vita apprezzando ancor più quel gesto, quel regalo inaspettato, tanto doloroso quanto di vitale importanza… Amaramente si può dire che è assolutamente vero il detto “morte tua vita mia”… ma non in senso negativo, anzi! In questo caso la morte è stata in qualche modo beffata proprio perchè c’è stata continuità, mutazione, transizione appunto… si è cambiato involucro ma la sostanza rimane sempre la stessa…
Mi scuso per la crudezza delle mie parole ma non serve prendersi o prendere in giro… E’ la realtà dei fatti che parla. E’ cronaca dei nostri giorni… Peccato che faccia sensazione per le prime ore e poi vada a scemare il valore di un gesto così estremo quanto importante, specie per chi riceve un dono così grande….
E’ ancor più pesante il pensiero se ci soffermiamo un attimo a valutare quanto tempo spendiamo nella nostra vita per lamentarci proprio per il tipo e la qualità di quanto viviamo, proviamo, sentiamo, subiamo o semplicemente inseguiamo… Vere e proprie involontarie bestemmie, specie nei confronti di chi, sentendoci lamentare per il quotidiano, di suo, passa momenti ben peggiori e dolorosi di quanto lamentiamo noi…
Ecco dunque che la riflessione si fà importante, non solo per noi ma anche per chi ci è vicino…
Della donazione o meno degli organi se ne parli! Parlatene con i vostri amici, cari, parenti o conoscenti… Non abbiate paura di affrontare questo tema… Non fatevi trovare impreparati/e… (e adesso vi prego non sfregatevi per quanto segue…) La nostra vita è tanto misteriosa, quanto bizzarra… Riusciamo a sapere quasi tutto di noi, del nostro stato di salute o altro… Non siamo ancora riusciti a definire anticipatamente la data della nostra dipartita… quindi non sappiamo se e quando questo possa avvenire… Ecco perchè è importante dedicare, a un tema così importante quanto delicato, qualche minuto della nostra esistenza…
In Valle d’Aosta è possibile segnalare negli uffici del proprio Comune di residenza la propria scelta, se essere o meno donatore o donatrice di organi.. Laddove non vogliate andare in Comune è sufficiente una tanto banale quanto efficace forma di dichiarazione… Insieme ai vostri documenti di riconoscimento potete indicare anche solo in un foglietto quale sia la vostra scelta su un tema così delicato quanto soggettivo…
Qualunque sia la vostra scelta, il fatto di esprimerla anche con questo semplice stratagemma, permetterà ai vostri cari di togliersi dall’impiccio di una scelta che (credetemi) macera a fuoco lento nel tempo lasciando nel dubbio coloro che hanno dovuto affrontare la scelta i quali si interrogheranno se avranno fatto bene o meno con la decisione presa sul momento…
Ultimo forzato ragionamento che è doveroso fare è quello del provare a immaginarsi non solo nel ruolo del donatore ma anche in quello di chi, magari dopo estenuanti settimane se non mesi di attesa, si trova ad accogliere un dono così grande…
E’ sicuramente una scelta coraggiosa, che va fatta e che nessuno ci impedisce di modificare nel tempo se si cambia idea…
Provate a pensarci… si è ancora in tempo… perchè poi.. è tardi per farlo…
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