E’ il periodo giusto per provare a pianificare e concedersi una bella vacanza… Ma se questa opportunità ci venisse in qualche modo rovinata o resa una esperienza da non ripetere?
Ecco alcuni consigli per far valere il nostro diritto allo svago, una vacanza rovinata non può non essere rivendicata contro i colpevoli. Proviamo a vedere a chi rivolgersi se le cose non sono andate come dovrebbero.
Avete aspettato con tanto entusiasmo il fatidico momento delle vacanze ed ecco che , con le valige pronte ed il soggiorno dei vostri sogni ben che organizzato, tutto sembra andare storto ed invece di vivere il vostro sogno, vi sembra di iniziare un incubo. Aereo cancellato, posti non disponibili, prenotazione dell’hotel inesistente o addirittura hotel inesistente, chi più ne ha più ne metta…Questi sono solo alcuni degli inconvenienti che possono capitare, e in realtà capitano più di quanto potremmo pensare, ma è assolutamente nostro diritto e dovere segnalare il problema al tour operator, o a chi si è occupato di organizzare il nostro viaggio, che dovrà assumere la propria responsabilità e risolvere il danno da vacanza rovinata.
Cosa fare durante il soggiorno
Ricordatevi che per ogni inconveniente, problema o seccatura direttamente riconducibile con una mala organizzazione del vostro viaggio, dovrete presentare delle prove affinché il tour operator sia costretto a risarcire il danno causato. Pertanto qualsiasi tipo di prova, foto, dichiarazioni, testimonianze, a dimostrazione di ciò che avete subito diviene un elemento importante nel processo di ricostruzione dei fatti, perché nella maggior parte dei casi nei quali i problemi non trovano soluzione in loco, sarà necessario provvedere alla redazione di un reclamo documentato e scritto entro dieci giorni lavorativi dal vostro rientro, mediante una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata all’organizzatore del vostro viaggio.
Cosa fare appena rientrati dalla vacanza rovinata
Innanzitutto avrete bisogno di quantificare il danno in termini monetari per predisporre correttamente la vostra richiesta di rimborso o di risarcimento, ricordate che è molto importante per il successo del vostro reclamo saper distinguere queste due categorie.
Il rimborso va calcolato in base ai servizi non goduti ed inseriti nel pacchetto che vi è stato venduto, ad esempio un tour esplorativo che al momento dell’acquisto era incluso ed invece in loco non lo era, e l’eventuale costo sostenuto per godere di tale servizio.
Il risarcimento riguarda invece il tentativo di quantificare in derano il danno subito a livello personale, ad esempio se avete prenotato due stanze in un albergo e vi viene assegnata solamente una ed è l’unica disponibile, ciò vi ha permesso un alloggio ma non secondo il comfort che avreste voluto e ciò ha pregiudicato l’andamento della vostra vacanza a livello psicologico. La stima in denaro del risarcimento risulterà ovviamente più difficoltosa, in quanto entrano in gioco criteri soggettivi, è bene quindi dettagliare le problematiche incontrate a livello psicologico e della sua incidenza per l’intera vacanza, tenete presente che solitamente il calcolo si fa in percentuale sul costo dell’intera vacanza.
Una volta effettuati i calcoli della somma di denaro che andrete a richiedere, con tutte le prove a dimostrazione di eventuali costi extra sostenuti e qualsiasi altro documento comprovante i problemi incontrati, predisponete una lettera nella quale spiegherete i motivi della vostra richiesta e speditela tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro dieci giorni lavorativi dalla data del vostro rientro sia in agenzia viaggi, sia al tour operator.
Ricordatevi bene che è bene effettuare il reclamo personalmente e diffidare da eventuali proposte da parte dell’agenzia di farvi da tramite…. e comunque… serene e buone vacanze (speriamo bene almeno!)