Certi ricordi rimangono nella memoria per molto tempo, altri invece finiscono in scatole che la nostra memoria non sa ben gestire e semplicemente archivia ma non cancella perché ricordi realmente importanti e indelebili.

Capita così che riordinando ricordi e scatole si finisca per voler sbirciare all’interno di queste ultime…

Capita poi di spiegare un foglio e di ritrovare parole che da piccolo sentivi ripetere da un grande saggio!

Spesso mi chiedo cosa direbbe di me quel Grande Uomo!

Me lo ricordo preso all’interno del suo garage tutto attrezzato e con tutti i ferri in ordine, lavorare la saggina per ricavarvi delle scope…, me lo ricordo mentre mi portava a passeggio fra i campo dispensandomi perle di saggezza valide ancora adesso e che il tempo rende eterne, me lo ricordo nelle ditte e schiette discussioni con suo figlio (mio padre), me lo ricordo tenero e amorevole con la sua compagna…

E me lo ricordo ancora in sella al suo motorino, lo ricordo sul ciglio del cancello di casa mentre fuori pioveva per esserci e augurarmi buon compleanno, me lo ricordo barare nelle partite di scopa “carte,premiera,denari,settebello,ori….”, me lo ricordo in una Venezia immortale sotto il campanile dei Mori…, me lo ricordo saggio e schietto, severo ma giusto, amorevole e disponibile, lavoratore e sensibile…

Me lo ricordo bene, freddo nel suo ultimo giaciglio con persone,quelle che in teoria dovevano essere le più care che loro malgrado erano le più rapaci nel cercare di spolparne quei valori e quei ricordi senza rispetto alcuno, intente a parlare e sparlarsi senza capire il silenzio e il dolore di chi con quelle loro parole sanciva la loro precoce dipartita di persone senza valore alcuno!

Me lo ricordo ancora in quella espressione di chi aveva raggiunto il suo tempo, e che sembrava essere, nonostante tutto e tutti, sereno in quel giaciglio….

Me lo ricordo con quelle mani rugose, segnate dal tempo, dal lavoro della terra, dalle vene così grosse che ne percorrevano quelle mani che di storie e vicende ne hanno vissute e scritte parecchie…

Me lo ricordo in quei sorrisi così unici che il Sole rispettava e faceva risplendere seppur protetti dal cappello che portava sul capo e che lo rendeva un uomo di gran classe sempre…

Voglio ricordarlo così, come mi hanno aiutato a far riemergere questi ricordi impolverati ma sempre così ben vivi, quelle foto e questo foglio che, nei tempi delle colonie, mi è stato consegnato dai miei genitori…

Voglio ricordarlo così con la sua grande semplicità di uomo della terra, di contadino dal cervello fino e schietto che difendeva sino in fondo i suoi pensieri…

Voglio ricordarlo così, con onore rispetto e tanta nostalgia….perché spesso mi mancano le sue parole, i suoi giudizi, i suoi pensieri, le sue sgridate e la serenità che riusciva a regalarmi quando ero poco più che “bocia”…

Mi manchi tanto, e spesso mi chiedo se saresti orgoglioso di me, della persona che sono diventata.. Poi mi fermo e credo fermamente che mi sgrideresti parecchio per mille e mille motivi… Ed ecco che la distanza e la lontananza si fanno sempre più forti e insostenibili….

Mi manchi tanto Nonno Bepi… Ma prima o poi ci ritroveremo a giocare a scopa…e li discuteremo, come un tempo, sui punti e sulla premiera…magari su un tavolo a bordo garage, fra le scope di saggina e il calare del Sole verso un nuovo giorno….

Di fm-web

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