Oggi, mentre andavo a lavoro, pensavo a quanta “spazzatura digitale” creiamo senza nemmeno rendercene conto.
Tutte quelle foto che scattiamo perché ci servono particolari in momenti della giornata e che realmente non ci servono (in quanto le usiamo una sola volta e basta)
La cosa buffa é che non le cancelliamo. Le teniamo lì.
Conserviamo, senza magari volerlo, una marea di dati che a tutti gli effetti non ci servono ma che per comodità  ci portiamo dietro senza nemmeno accorgerci di farlo.
L’esempio delle foto é il più semplice.
Se pensate, una volta, per fate delle foto si sceglieranno i rullini giusti, la quantità di pose da scattare, da 12 a 24 sin a 36…
Si doveva fare attenzione al rullino, al suo corretto uso e alla sua giusta conservazione.
Per vedere le foto bisognava consegnare il rullino al fotografo che le stampava su carta e occorreva sperare al meglio…
Oggi, con l’avvento del digitale, scattiamo come se non ci fosse un domani senza renderci conto di quanta “immondizia gtafica” generiamo.
La cosa più giusta sarebbe quella di pulire i nostri archivi, che lievitano di giorno in giorno, di tutte quelle immagini che non ci servono.
Così avremmo un album realmente utile e interessante, senza dover spulciare e cercare fra le tante foto e immagini archiviate, quelle che più ci servono realmente o che più amiamo per i ricordi che ci riportano alla mente.
Quasi quasi inizio a fare un pò di pulizia… ma non subito perché ora sono di fretta e non ho tempo… (classica scusa che aiuta ad alimentare la spazzatura digitale…)