Ci sono arrivato, e li ho pure superati.
50 anni, e sentirli nel corpo (magari non con la mente!)
Posso dire di aver festeggiato i miei 50 anni in un luogo a me sconosciuto, scoprendolo, apprezzandolo e ringraziando di esserci stato.
Confesso di aver cercato di staccarmi da tutte le vicissitudini del quotidiano, dalle tensioni, dalle preoccupazioni, da polemiche, da discussioni, cercando di prendere una sana boccata d’aria.
Non è stata una fuga ma una ricerca di serenità , vissuta in compagnia di chi mi supporta e mi sopporta e che ha avuto la pazienza di avvallare questa mia richiesta.
Ho scoperto una realtà che non conoscevo e di cui parlerò in prossimi post.
Appena arrivati, di primo mattino, la scoperta che Camogli è in qualche modo gemellata con Gressoney la Trinité.
Lo sviluppo della cittadina è verticale.
Tantissimi scalini da percorrere in lungo e in largo, persone gentilissime, nonostante la bassa stagione e giornate, fortunatamente, soleggiate e gradevoli (meteoroligamente parlando!).
Niente bilanci. Non servono, o meglio, rattristano mentre il desiderio era proprio quello di relax senza amarezze e tristeze varie.
C’è stato spazio per riflessioni, silenziose, solitarie e profonde.
L’effetto, indubbiamente benefico, è stato quello di riuscire a respirare a pieni polmoni aria fresca, diversa, non viziata… ecco.
Tanti auguri Marco!
Sono state tante le persone che si sono ricordate di farmi gli auguri, di starmi con un saluto vicine.
Scusatemi, sono io che avevo bisogno di stare distante, come per altro ho fatto anche con questo blog (preso da mille altre cose che fanno parte della vita).
A cinquanta ci sono arrivato… ora continuo nel cercare di andare sempre più distante, perché di cose da fare ne ho parecchie, di obiettivi anche e quindi…