Secondo giorno dell’anno.
La città é semi deserta.
Poche le auto al mattino.
Ci guardiamo in faccia fra le persone che si incrociano sul percorso per andare a lavorare e ci basta un semplice sguardo per condividere, in silenzio e in pochi frammenti di secondi, le medesime imprecazioni.
Le televisioni, intorpidite dalle notizie del periodo, si fossilizzano sul riproporre film a tema natalizio come se non ci fosse un domani, a dibattiti di vario genere e gusto (talvolta dubbio) sulla scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI.
Siamo un popolo strano.
Per anni abbiamo vissuto con due Papi in carica e più di tanto non ci abbiamo fatto caso (giusto per non essere scurrile…)
Adesso tutti parlano.
Indubbiamente restiamo esperti e tuttologo sempre e comunque… intanto il mondo gira.
Incontro, come quasi tutti i giorni, l’uomo dei calzini e dei fazzoletti che altro non fa che tentare di propormi i suoi (sempre che siano suii) prodotti a poco.
Come ogni volta lo invito ad andare oltre sia perché solitamente é scortese e insistente e poi perché non ho bisogno di ciò che mi propone.
Decido comunque di essere gentile e comunque lo ringrazio, gli faccio gli auguri e, sempre gentilmente, lo invito a non importunare in futuro.
La giornata prosegue come se nulla fosse accaduto. Come se non fosse finito, per nostra convenzione, un ciclo, un anno.
Le solite facce, i soliti problemi e le discussioni di sempre.
Se a questi elementi ci aggiungi il cielo grigio e la voglia di evadere che sale esponenzialmente, ecco che di ha il quadro veritiero della giornata.
Il suono stridente di un’ambulanza che evidenzia la sua urgenza nell’inseguirti con qui lampeggianti blu mentre si accosta e ti supera mentre sei in viaggio verso casa, ti riporta alla realtà …
Mettila pure come vuoi ma dovresti essere più fortunato rispetto a chi sta attendendo l’arrivo delle persone a bordo di questa ambulanza.
Sono come intontito fra la musica e l’inspiegabile presenza di traffico per strada.
Chiave, toppa, casa. Finalmente casa!
Che bello essere a casa, accolti da Amore!
Alla fine, nonostante tutto e tutti ecco il vero motivo di resistere a ogni evento…
Il ritornare a casa e scoprire chi realmente ti vuole davvero bene e non solo a parole…
Grazie dunque di esserci Vita mia.