L’uomo nello specchio non sono io…
Non sono i primi segni di pazzia, come talune persone spererebbero, specie da parte mia…
È la reale presa di coscienza che, lentamente, giorno per giorno, ciò che ero è venuto meno.
Mi sono sgretolando, come fa una statua realizzata di sabbia che a ogni folata di vento perde parti di sè, siano esse considerevoli ed evidenti, come insignificanti o quasi.
Sta di fatto che l’uomo, la persona che dovrei vedere riflessa non rappresenta il vero io, quello oltre la forma fisica, che è innegabile è la mia.
Non riconosco quello sguardo spento, stanco provato e non dagli eventi inevitabili della vita, ma da tutto il contorno, che per rispetto definisco contorno, di cui sono davvero saturo.
Il fatto che anche le persone che mi conoscono e che mi incontrano me lo dicono…
E non si tratta di invecchiamento o di deterioramento dovuto al tempo ma di qualche cosa di più difficile da vedere ma che è arrivato a trasudare anche nell’aspetto e a diventare talmente evidente agli occhi si tutti tranne ai miei.
Ebbene, sto risvegliandomi da questo status…
Di certo fa male, e fa male che siano dapprima le persone che ti vogliono realmente bene a dirti queste cose e poi via via le altre fra cui semplici conoscenti.
Ti accorgi, come nel mio caso, di aver perso tempo, di continuare a farlo e di aver investito parte della tua vita, sbagliando, dando tutto te stesso per poi ridurti, accecato da promesse mai mantenute, da speranze di miglioramenti mai avvenuti.
È una sorta di loop, di accanimento che in questo caso non si può certo definire terapeutici…anzi…
L’ho scritto, nel tempo, anche qui e più volte… una delle mie mete è quella di poter tornare a sorridere, perché la vita è bella e merita essere vissuta, non sprecata, in ogni suo minimo momento.
Vorrei proprio tornare a presentarmi davanti ad uno specchio e riconoscermi con tutti i miei difetti, con tutte le rughe del tempo e del cuore, non visibili ma ben presenti.
Riconoscere serenamente un viso provato ma finalmente sereno, positivo e propositivo e non specchiarmi nella rassegnazione e in tutto ciò che ne consegue.
C’è da lavorarci su e parecchio.
Occorre rinascere e raccogliere tutte le forze necessarie per realizzare questa cosa e ne ho tutte le intenzioni.