
Sono passati quasi quattro mesi.
Sei andata via a estate appena iniziata ed ora gli stormi degli uccelli si raggruppano per affrontare un lungo e impegnativo viaggio.
Gli alberi si spogliano del loro fogliame come i libri che abbiamo avuto fra le mani e hanno preso altre strade.
Quando si sono riunite alcune delle peesone che ti sono rimaste vicine nell’ultimo periodo, alcune di queste si sono dimostrate estremamente sensibili, altre meno.
Una scadenza imposta nel momento meno opportuno a cui hanno fatto seguito parole ancora più leggere e affilate, tanto da far cambiare nettamente l’opinione avuta sin quel momento sulla persona che le ha pronunciate.
La scoperta di persone che si sono dimostrate di aiuto e che hanno elargito sensibilità e supporto pur non essendo nel dovere nè morale nè materiale di farlo.
Persone che oltre a non dare il minimo aiuto, nè morale nè materiale, hanno saputo muovere l’unico muscolo che avrebbero dovuto tenere moderato al proprio posto, invece di lasciarlo nel suo alloggiamento.
Per giustizia, il muscolo in questione non è il cuore (quello non pervenuto…) ma bensì della lingua…
La cosa peggiore sentire e sapere di parole ingiuste venfono proferite alle tue spalle senza che un minimo di rispetto e orgoglio venga dimostrato nei tuoi riguardi…
Più facile s-parlare alle spalle che cercare un dialogo, un sano, educato e rispettoso confronto o altro.
Avanzare pretese che non hanno alcun fondamento e non accettare, forse per problemi di coscienza, le tue chiare volontà …
Già , le tue volontà …
Ho la tua voce, la conservo gelosamente, che mi dice chiaramente cosa fare…
In questi mesi ho cercato di agire al meglio, affrontando giudizi, parole discutibili, delusioni profonde, discussioni su discussioni, stanchezze fisiche e mentali.
Di contro, devo dire a tante persone grazie e ancor di più grazie alla persona che più di tutte mi ha sopportato e supportato in questo lasso di tempo.
Nonostante tutto e tutti siamo riusciti a riapettare una data imposta, dimostrando di non essere solo capaci a muovere la lingua ma di essere persone che sanno fare i fatti.
Consegnato le chiavi, chiuso,cercando di lasciare alle spalle tutto, un capitolo di vita.
La vita va avanti, come le persone e le storie…
Lo sai, la tua rosa, quella che ora è sul nostro terrazzo. Ha un bel bocciolo, ed è strano essendo ottobre inoltrato. Te la porteremo quando sarà in fiore.
I segnali ricevuti in questo periodo sono stati importanti, unici nel loro genere e chissà quanti ancora ce ne saranno.
Tutto questo mi ha segnato, mi ha insegnato tanto, portato a riflettere e a scoprire cose e persone nuove e a rivalutarne altre.
E adesso?
E adesso si riparte da quel punto, da quel giorno, da quel temporale, da quel letto in cui ti ho trovata e salutata per l’ultima volta…
Sono tante le cose che avrei da scrivere in realtà , ma lo farò nel tempo perchè ora devo solo darmj del tempo…
Tolgo il tasto pausa e torno, lentamente alla vita… nonostante tutto e tutti, si riparte…
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